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Non tutti i modder sono felici della marcia indietro di Valve sulle mod a pagamento

Per alcuni è il segno evidente dell'egoismo e dell'infantilismo della cosiddetta comunità dei videogiocatori

NOTIZIA di Simone Tagliaferri   —   29/04/2015
Non tutti i modder sono felici della marcia indietro di Valve sulle mod a pagamento

Come saprete nei giorni scorsi Valve ha provato a introdurre su Steam un sistema che permettesse ai modder di scegliere se far pagare o meno il loro lavoro. Apriti cielo: c'è stata un'alzata di torce e forconi che non si vedeva dai tempi dei roghi di Salem. Sicuramente il sistema proposto da Valve era migliorabile per molti aspetti, soprattutto sul controllo dei contenuti messi in vendita, ma era anche una possibilità per i modder migliori di vedere riconosciuto il valore del loro lavoro. Realizzare mod di alto livello può richiedere centinaia di ore e spesso proprio la mancanza di sbocchi economici porta all'abbandono dei progetti, perché con i download della comunità non si pagano le bollette.

Per questo non tutti sono stati felici della rimozione di quella che in fin dei conti era una possibilità, non un obbligo. Le mod gratuite avrebbero continuato ad esserci e nessuno avrebbe obbligato chicchessia ad acquistare mod a pagamento. Dopo l'euforia per la presunta vittoria della "comunità", sono quindi iniziati a spuntare online anche interventi più ragionevoli sull'argomento, che sottolineano come la furia dei videogiocatori sia in parte anche una sconfitta e un'umiliazione per i modder. Kotaku ha raccolto molti di questi interventi in un lungo speciale. Noi ci limitiamo a riportare alcune posizioni, in parte già riassunte nel testo che avete appena letto.

Particolarmente interessante quella del modder Sir Edhelsereg, che ha sottolineato come la tanto decantata comunità dei videogiocatori che adorano le mod, dia in realtà ben poche soddisfazioni. Ad esempio le sue mod sono state scaricate da più di 200.000 videogiocatori. Alcune hanno ricevuto giudizi lusinghieri, ma solo 2 persone gli hanno donato dei soldi per il suo immenso lavoro. Gli stessi giudizi sono molto relativi, dato che soltanto il 2% di chi ha scaricato la sua mod più famosa l'ha poi votata. Insomma, questa tanto favoleggiata comunità darebbe ben poche gioie ai suoi eroi anche in termini di apprezzamento, come dimostrano altri esempi riportati nell'articolo.

Altri modder hanno reagito in modo ancora più forte, chiedendo di boicottare la comunità che gli ha tolto il minimo riconoscimento per il loro impegno. Come? Non pubblicando più mod maggiori, che come già detto comportano un sacco di lavoro. A dare forza alle critiche è arrivato anche il famosissimo Mardoxx di SkyUI, una delle mod più scaricate di sempre per Skyrim e non solo. Mardoxx ha svelato che, nonostante sia un lavoro eccezionale, amatissimo dalla comunità, in quattro anni ha ricevuto la bellezza di... meno di 500 dollari in donazioni. Quindi le reazione degli utenti alla possibilità di mod a pagamento, ha portato il team di SkyUI tutto ad affermare che la tanto favoleggiata comunità non esiste e quella che si definisce tale è formata soltanto da un gruppo di ragazzini viziati che vogliono tutto gratis senza dare nulla in cambio. Bravi, ve ne siete accorti anche voi.

Probabilmente a scatenare la furia di alcuni dei modder più famosi ci hanno pensato anche alcuni topic aperti sui forum di Steam, che di fronte alle lamentele hanno dichiarato che le MOD non valgono nulla e che i modder non dovrebbero pretendere alcun riconoscimento, lavorando solo per passione. Insomma, non solo i modder non dovrebbero pretendere soldi, ma dovrebbero anche lasciarsi umiliare... bravi, avete davvero capito cosa significa essere una comunità.