La domanda se la sono posta in tanti: come può un visore a realtà virtuale che dovrebbe costare meno degli altri (anche se ancora regna il dubbio) e soprattutto collegato a un hardware piuttosto distante dalle configurazioni PC più avanzate, fornire un'esperienza pari a quella della costosa e tecnologica concorrenza?
Si parla di PlayStation VR e dei suoi concorrenti diretti, che possono contare anche su hardware di supporto estremamente avanzati mentre il dispositivo Sony resta ancorato alla configurazione della console. La questione dei costi ridotti può essere spiegata con gli asset interni di Sony che ovviamente comprendono già linee produttive legate a schermi e dispositivi elettronici e possono portare a un notevole abbattimento di costi rispetto a HTC e soprattutto Oculus, ma c'è, in effetti, anche un diverso bilanciamento scelto nella costruzione dei dispositivi.
Ecco che allora il vice presidente di Sony Computer Entertainment, Masayasu Ito, si trova ad ammettere una certa differenza tra PlayStation VR e gli altri: "Se si parla semplicemente della qualità high-end allora sì, devo ammettere che Oculus potrebbe essere meglio di VR", ha affermato, "però quello richiede un PC molto costoso e veloce, il maggior vantaggio di Sony è che il nostro headset funziona su PlayStation 4. È studiato più per un utilizzo quotidiano, dunque dev'essere facile da usare ed economico. Non è un dispositivo per la persona che utilizza un PC high-end, è pensato per il mercato di massa".