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Resident Evil 7 biohazard non è un reboot, gli autori parlano della visuale in prima persona

Nuove informazioni sul gioco

NOTIZIA di Tommaso Pugliese   —   24/06/2016

Nel corso della stessa sessione di domande e risposte a cui abbiamo già fatto riferimento in precedenza, il producer e il director di Resident Evil 7 biohazard hanno chiarito che il gioco non sarà un reboot e spiegato il motivo di determinate scelte di design.

"Sia io che il director pensavamo che la gente volesse sperimentare l'horror nella maniera più diretta e viscerale possibile, mettendosi letteralmente nella posizione di vedere ciò che il personaggio vede, ed è stata questa la nostra motivazione per il passaggio alla visuale in prima persona", ha spiegato Masachika Kawata.

"Ovviamente è un grosso cambiamento, dunque abbiamo prima realizzato un prototipo funzionante e sperimentato la prima persona per capire se potevamo realizzare un Resident Evil con questo tipo di visuale", ha detto invece Koshi Nakanishi. "Vedendolo girare siamo diventati molto fiduciosi circa questo tipo di approccio, ci piaceva davvero il feeling di un Resident Evil in prima persona."

Quando gli è stato chiesto se il gioco fosse un reboot, Nakanishi ha detto: "Non si tratta di un reboot e non stiamo mettendo da parte ciò che è accaduto finora nella serie. Si tratta di un vero e proprio nuovo episodio, un sequel rispetto ai capitoli precedenti. Dopo aver provato la demo potreste essere scettici al riguardo, perché non ha nulla di un sequel, ma fidatevi di me: quando si realizza un survival horror serve un po' di mistero, dunque per noi è interessante vedervi chiedere in che modo Resident Evil 7 biohazard è collegato agli altri capitoli della serie. Fa parte del suo fascino."

Resident Evil 7 biohazard non è un reboot, gli autori parlano della visuale in prima persona