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La realtà virtuale offre al momento solo demo ed esperimenti?

Phil Spencer dice la sua su di una tecnologia apparentemente ancora acerba

NOTIZIA di Tommaso Pugliese   —   01/11/2016

Parlando di Project Scorpio, Phil Spencer ha detto che la realtà virtuale arriverà sulla nuova console nel momento in cui non offrirà più soltanto demo ed esperimenti. Una dichiarazione forte, che il boss della divisione Xbox ha fatto in buona fede, da videogiocatore e fan delle nuove tecnologie. Spencer ha infatti sottolineato di possedere Oculus Rift e HTC Vive, nonché di aver provato varie volte PlayStation VR.

La realtà virtuale offre al momento solo demo ed esperimenti?

La questione da lui sollevata non riguarda le specifiche tecniche dei visori attualmente sul mercato, né eventuali problematiche legate alla motion sickness. Anzi, in verità non è stato neanche messo in discussione il fattore prezzo, che ha senz'altro contribuito ad aumentare le possibilità di successo del dispositivo Sony rispetto alla concorrenza. Il discorso di Spencer riguarda unicamente le esperienze attualmente offerte dalla realtà virtuale, a suo avviso troppo brevi, troppo limitate, prive di particolari ambizioni rispetto alle produzioni videoludiche di maggior rilievo.

Ci sentiamo di dargli torto? Onestamente, no. Titoli come Batman: Arkham VR non sono che divertissement legati all'universo creato da Rocksteady Studios, che nulla hanno a che fare per valore e sostanza con il brand da cui sono tratti. Persino EVE: Valkyrie, che può contare sulla ricchezza di un universo sconfinato come quello creato da CCP Games, finisce per limitare fortemente l'esperienza in single player. Fra le produzioni in arrivo promette bene Robinson: The Journey, ma il rischio che si riveli una semplice passeggiata virtuale fine a se stessa sono dietro l'angolo.

È del tutto normale, come sottolineato dallo stesso Spencer, che i primi passi nella realtà virtuale vengano mossi in questo modo da sviluppatori e publisher, senza investire o scommettere più di tanto a fronte di una base installata risibile, se confrontata con il totale di PlayStation 4, Xbox One e PC da gioco là fuori. Tuttavia il boss di Xbox parla anche delle limitazioni pratiche che allontanano gli attuali visori VR dai gusti dei videogiocatori non propriamente hardcore, su tutte la presenza di cavi che rendono tutt'altro che liberi i nostri movimenti una volta indossati i dispositivi.

Il futuro secondo Phil Spencer, dunque, sarà fatto di apparecchi ancora più versatili, wireless, capaci di attrarre un pubblico più ampio e di uscire dalle nicchie, portando così a un aumento della base installata, magari a un'unificazione delle piattaforme VR e, a quel punto, alla nascita di progetti di ampio respiro, che siano in grado di offrire esperienze che nulla hanno da invidiare agli attuali titoli tripla A. Allora la realtà virtuale sbarcherà anche su Project Scorpio, e a quanto pare Microsoft sta cercando di contribuire in prima persona a velocizzare tale percorso, vista la presentazione di un innovativo visore che debutterà all'inizio del prossimo anno, includerà sensori per la rilevazione del movimento (rendendo superflue telecamere e affini) e costerà appena 299 dollari.

Sì, ci sarà ancora il filo, ma quantomeno avremo un portafogli più pesante a tenerci ben saldi a terra.