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La Polonia ha un ruolo sempre più rilevante nell'industria dei videogiochi attuale

Approfondiamo la recente iniziativa del governo polacco che ha per protagonisti CD Projekt, Techland e altri studi di talento

NOTIZIA di Davide Spotti   —   20/12/2016

Se negli ultimi anni l'industria polacca impegnata nella creazione di videogiochi è cresciuta in modo esponenziale, è anche per merito di studi d'alto livello come CD Projekt. Il team ideatore di The Witcher è però al vertice di una piramide in costante espansione e questo fermento non è sfuggito al governo polacco, che ha deciso di sostenere la crescita e le prospettive di un mercato sempre più fiorente. In questa direzione muove l'iniziativa intrapresa dal Centro Nazionale di Ricerca e Sviluppo, che ha permesso la ripartizione di circa 26.2 milioni di euro tra software house come Techland, CI Games, Bloober Team, Flying Wild Hog, The Farm 51 e per l'appunto CD Projekt, con il fine di stimolare la ricerca tecnologica.

Il finanziamento rientra nel Programma per lo Sviluppo Responsabile, già pubblicizzato sul sito ufficiale di CD Projekt nello scorso mese di maggio. Lo scopo è principalmente quello di facilitare il processo di industrializzazione e di migliorare il potenziale degli imprenditori nei settori economici chiave. Così si esprimeva il Professor Maciej Chorowski, direttore del Centro Nazionale: "la Polonia ha il potenziale per essere considerata tra i campioni globali nel campo dell'innovazione. Ha senso giocare sui nostri punti di forza, rappresentati dall'industria siderurgica e dallo sviluppo di videogiochi. NCRD non si limita a sostenere i nostri innovatori, ma garantisce i mezzi per migliorare la loro posizione e renderli attori chiave nell'arena globale".

In buona sostanza la Polonia si è resa conto di avere sul proprio territorio talenti di un certo richiamo e ha deciso che sarebbe stato saggio allocare investimenti per accrescere la filiera. Ciò è stato possibile anche grazie al peso specifico che alcune società già possiedono sul mercato internazionale. Così è nato GAMEINN, un fondo destinato alla ricerca e allo sviluppo di nuove tecnologie applicabili ai videogiochi, ottenuto con l'impulso del "Polish Videogame Accord", un accordo che lega a doppio filo CD Projekt, Techland, VIVID Games, CI Games, 11 Bit Studios, Artifex Mundi, Bloober Team, Fuero Games e The Farm 51.

La Polonia ha un ruolo sempre più rilevante nell'industria dei videogiochi attuale

Le proposte delle compagnie interessate sono state inoltrate tra giugno ed agosto 2016 e riguardano attività variabili tanto nell'investimento quanto nello scopo finale. Peraltro la somma stanziata in origine, pari a 18.1 milioni, è stata successivamente rimpolpata fino alla cifra attualmente prevista (26.2 milioni di euro).

Il presidente di CD Projekt, Adam Kicinski, ha dichiarato che: "lo sviluppo di videogiochi è un'attività straordinariamente innovativa, ma porta con sé rischi finanziari, prevede un continuo lavoro di ricerca e sviluppo e richiede molta sperimentazione. Il programma GAMEINN - frutto degli sforzi collaborativi della nostra industria - permetterà nei prossimi anni agli sviluppatori polacchi di portare a termine circa 40 progetti. Sono fiducioso che le soluzioni innovative permettano di innalzare la qualità dei videogiochi polacchi e di migliorare la nostra competitività su scala globale. La nostra industria adesso dispone del potenziale per diventare un campione nella moderna economia polacca".

Le richieste avanzate da CD Projekt sono complessivamente quattro (per un sostegno economico complessivo di 6.7 milioni di euro) e ve le riportiamo nella loro interezza:

Creazione di città
"Tecnologia per la creazione di città su larga scala, 'vive' e giocabili in tempo reale, basate sui principi dell'intelligenza artificiale e dell'automazione, tenendo presente lo sviluppo di processi innovativi e di strumenti a supporto della creazione di giochi open world d'alta qualità".

Multiplayer dinamico
"Tecnologia onnicomprensiva che permette la creazione di un unico gameplay per molti giocatori, tenendo presente la ricerca di avversari, la gestione della sessione, i mezzi di riproduzione e il supporto di varie modalità di gioco insieme ad un set dedicato di strumenti di sviluppo".

Percezione Cinematografica
"Tecnologia onnicomprensiva per ottenere un RPG cinematografico con struttura open world, tenendo presenti soluzioni innovative e un set dedicato di strumenti di sviluppo".

Eccellenza dell'animazione
"Tecnologia onnicomprensiva che permette una significativa crescita nella qualità e nella produzione di animazioni facciali e corporee complesse per titoli RPG open world, tenendo presenti soluzioni innovative e un set dedicato di strumenti di sviluppo".

Ovviamente le sperimentazioni imbastite da CD Projekt avranno influssi a lungo termine, ma potrebbero notarsi alcuni benefici già con l'arrivo di Cyberpunk 2077.

La Polonia ha un ruolo sempre più rilevante nell'industria dei videogiochi attuale

Dopotutto la nuova proprietà intellettuale, annunciata nel 2013, è ancora ben lungi dall'essere pronta per entrare nei nostri salotti. La novità più rilevante riguarda però il multiplayer, dato che i titoli proposti fino ad ora dallo studio di Varsavia ne erano sprovvisti.

Come abbiamo detto il programma GAMEINN supporterà anche molte altre realtà interessanti e ognuna ha scelto di perseguire ricerche sulla base delle proprie esigenze. Flying Wild Hog, ad esempio, si occuperà di una nuova versione del motore grafico RoadHog, già impiegato in Shadow Warrior 2. Techland (Call of Juarez e Dying Light) desidera ideare un prototipo per un action RPG in prima persona ambientato in un universo fantasy, mentre CI Games si dedicherà a un nuovo progetto dal nome in codice LADAI e a una nuova tecnologia per migliorare la qualità dell'intelligenza artificiale.

E poi abbiamo gli sviluppatori di Bloober Team (Layers of Fear), i quali sfrutteranno i fondi ricevuti per studiare una nuova tecnica con cui interpretare la psicologia del giocatore e le sue reazioni nell'ambito del genere horror. Gli sviluppatori di The Farm 51 (Get Even) sono invece interessati a costruire nuovi strumenti per la creazione di grafica realistica in 3D e a sviluppare il prototipo di un simulatore interattivo di combattimento basato sia sulla realtà aumentata che sulla realtà virtuale.

La strada per la Polonia sembra tutta in discesa. Vorremmo poter dire la stessa cosa anche da queste parti...