Stando a Kotaku, un nuovo programma di GameStop costringerebbe gli impiegati a mentire ai clienti sulla disponibilità di giochi e hardware nuovi. Il programma si chiama "Circle of Life" e dà a ogni negozio quote percentuali differenti per 1) i pre-ordini; 2) lo sottoscrizione di tessere premio; 3) le vendite di giochi usati; 4) il trade-in dei giochi.
Le quote variano a seconda delle transazioni complessive del negozio. I pre-ordini e le tessere si basano sul numero di transazioni, mentre l'usato e il trade-in su valore totale delle transazioni. Ad esempio se la quota delle vendite dell'usato fosse del 30% e in un mese il negozio vendesse beni per 1.000 dollari, GameStop si aspetterebbe che almeno 300 dollari del venduto provengano dall'usato.
Quindi, se ad esempio un cliente entrasse in un negozio e acquistasse soltanto un gioco nuovo, altererebbe tutte le altre percentuali. Insomma: più giochi nuovi si vendono, più usato si deve vendere per mantenersi in quota, per questo motivo i negozi sarebbero incentivati a non vendere nuovi giochi e nuovo hardware. Così magari può capitare che qualcuno chieda un gioco nuovo e gli venga detto che non è disponibile, nonostante sia in magazzino. Stando ad alcuni impiegati, che ne hanno parlato con Kotaku, la società avrebbe minacciato di licenziamento chi non rispettasse le quote:
"Stiamo dicendo alla gente che non abbiamo i nuovi sistemi, così da non subire colpi di 300-400$ alla volta sui numeri dell'usato."
Peggio ancora, in alcuni casi si configurano inganni ancora peggiori: "Stiamo mentendo ai clienti sulla disponibilità di giochi nuovi quando sono in saldo. Ad esempio, in questo momento una copia di Watch Dogs 2 costa 29,99$ nuova e 54,99$ usata. Dicendogli che non abbiamo il nuovo, li facciamo scappare."
Figuratevi una situazione del genere quanto può rivelarsi difficile in caso di uscita di nuovi giochi particolarmente attesi. Ad esempio recentemente c'è stato il lancio contemporaneo di tre titoli forti come Resident Evil 7, Kingdom Hearts 2.8 e Tales of Berseria, che avrebbero costretto gli impiegati a spingere ancora di più la vendita dell'usato per rientrare nelle quote alterate dalle vendite dei tre giochi nuovi.
Ogni impiegato riceve una valutazione a seconda della capacità di mantenersi nelle quote assegnate al negozio. Nel caso un negozio riesca a stare nelle quote, ma un singolo impiegato no, è quest'ultimo a essere punito o, peggio ancora, licenziato in tronco.
Contattata da Kotaku, Gamestop ha parlato in modo generico del valore dei suoi programmi per la soddisfazione dei clienti, ma non ha affrontato direttamente l'argomento.