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Oculus VR e Palmer Luckey sono colpevoli: dovranno risarcire ZeniMax con 500 milioni di dollari

Una giuria texana ha condannato la società, attualmente controllata da Facebook

NOTIZIA di Simone Tagliaferri   —   01/02/2017

Dopo due giorni di camera di consiglio, una giuria texana ha condannato Oculus VR a risarcire ZeniMax, la società che possiede tra le altre Bethesda e id Software, con la bellezza di cinquecento milioni di dollari.

La giuria, che si è espressa nel processo ZeniMax vs Oculus, ha trovato Palmer Luckey, il fondatore di Oculus, colpevole di aver rotto un non-disclosure agreement firmato con ZeniMax (avete presente i famosi NDA di cui si parla tanto... ecco a cosa servono).

La giuria non ha altresì trovato Oculus colpevole di appropriazione indebita di segreti industriali, un'altra delle accuse che le erano state mosse da ZeniMax, in particolare contro John Carmack, il fondatore di id Software. Secondo ZeniMax Carmack avrebbe portato in Oculus tecnologie sviluppate mentre ancora lavorava per id Software.

La società di Skyrim aveva inizialmente chiesto due miliardi di dollari di risarcimento, molto di più di quanto ricevuto. Non è ancora chiaro se Oculus VR farà appello. Certo si tratta di una bella mazzata reale, per una società che si occupa di realtà virtuale.