Durante l'RTX Sidney, un evento australiano dedicato alla game culture, Hideo Kojima è tornato a parlare dello sviluppo di Death Stranding. Il papà di Metal Gear ha rimarcato i notevoli miglioramenti tecnologici avvenuti nei suoi 31 anni di carriera, evidenziando al contempo la sostanziale involuzione del gameplay. Con l'introduzione dell'online i giocatori hanno potuto iniziare a sfidarsi a vicenda o riunirsi in squadra per sconfiggere nemici comuni, ma il fulcro di molte esperienze è sempre lo stesso: imbracciare un'arma. Kojima non rinnega queste tradizioni, ma vorrebbe introdurre un nuovo approccio basato sul concetto di "connessione". Death Stranding sarà quindi specificamente pensato per mettere in connessione le persone, come è già stato possibile cogliere nei primi trailer.
Il gioco avrà una struttura open world particolarmente ampia ed offrirà ai giocatori una notevole libertà di movimento. I fan dei prodotti tripla A avvertiranno la familiarità di determinate situazioni di gioco, ma dopo le prime ore emergeranno alcune differenze d'approccio.
Creare un progetto di questo tipo richiede molto tempo, pertanto i primi video sono stati pensati soprattutto per generare reazioni emotive nei fan. Kojima Productions vuole innanzitutto creare una connessione con la propria utenza, tenendo anche traccia dei feedback ricevuti. Come già sappiamo Death Stranding sfrutterà il Decima Engine di Guerrilla. Lo scorso anno sono stati effettuati numerosi test e, sebbene i contenuti disponibili fossero già ottimi, si è reso necessario un lungo lavoro di sperimentazione sui nuovi tool. Le modifiche apportate sono poi state inviate a Guerrilla per un'ulteriore fase di ottimizzazione.
Lo sviluppo di Death Stranding è ancora in alto mare, ma Kojima ha confermato di nuovo che il progetto uscirà durante l'attuale generazione.
