Pochi giorni fa Hideo Kojima ha mostrato alcuni scorci del suo nuovo studio, dove sta avvenendo lo sviluppo della nuova proprietà intellettuale Death Stranding. I dettagli sono ancora molto limitati, ma il designer giapponese crede che l'idea alla base della sua prossima opera si sposi alla perfezione con la situazione attuale del mercato.
"Ovviamente dopo aver lasciato il mio precedente impiego e aver messo in piedi una nuova compagnia, la prima domanda che mi sono posto è cosa avrei dovuto creare", spiega Kojima durante un'intervista concessa al sito Glixel. "Naturalmente bisognava pensare a qualcosa, ma avevo un sacco di idee all'epoca. Avevo nuove idee a cadenza quotidiana e si escludevano a vicenda, così abbiamo scelto il gioco che - prima di tutto - si sarebbe adattato meglio al mercato, e quello che eravamo più felici di realizzare. Così è nato Death Stranding".
Kojima dice di provare ancora un certo interesse per la situazione politica globale, specialmente per quanto riguarda la situazione americana. Poi ha aggiunto: "credo che si debba creare cose al passo con i tempi, perché il mondo cambia tutti i giorni. Ci sono nuove notizie, la gente cambia di continuo. A volte i registi partoriscono un'idea da bambini e poi realizzano il film quando sono diventati adulti. Non credo sia fattibile, dal momento che non è più attuale. Voglio continuare a lavorare e creare giochi fino a quando morirò. Non intendo abbandonare il mio lavoro e spendere il resto della mia vita pescando. Desidero essere in prima linea con i più giovani fino alla fine".