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Il lancio di Nioh e il ritorno in grande stile del Team Ninja

Nioh è disponibile da oggi su PlayStation 4, ma il pubblico lo vorrebbe veder approdare anche su PC

NOTIZIA di Davide Spotti   —   08/02/2017

Team Ninja ha avuto bisogno di tempo. Tempo che è servito per ritrovare le redini di un genere, quello action, che non sembrava più nelle corde dello studio giapponese dopo l'uscita di scena di Tomonobu Itagaki. I fan rimasti scottati da Ninja Gaiden 3 si auguravano un ritorno sugli scudi e quella speranza si è concretizzata con l'arrivo di Nioh. Un progetto partito da lontano e ben presto finito nell'oblio, prima di risorgere in una veste completamente rinnovata al Toyko Game Show del 2015.

Team Ninja sapeva bene di non poter ricadere ancora negli errori marchiani del recente passato e, per questo motivo, ha scelto di aggiornare la propria visione della materia, accostando alla consueta profondità del combat system le caratteristiche già sdoganate in questi anni dal genere cosiddetto soulslike tanto caro a From Software.

Il lancio di Nioh e il ritorno in grande stile del Team Ninja

Al contempo è stato messo da parte l'orgoglio del passato per ascoltare i feedback degli appassionati. Nell'intento di azzeccare le proprie scelte e di plasmare un'esperienza il più possibile appagante, gli sviluppatori hanno quindi deciso di pubblicare una prima demo la scorsa primavera, poi aggiornata con l'arrivo della beta.

Chi ha avuto modo di giocare alle suddette versioni non definitive si è reso conto degli interventi compiuti negli ultimi mesi, specialmente per quanto riguarda il bilanciamento della difficoltà. È stata ad esempio eliminata la meccanica che prevedeva l'usura delle armi, per lasciare spazio ad una gestione più flessibile del proprio inventario. Al contempo è stato sensibilmente adeguato il livello di sfida originario, in modo da rendere il gioco ostico ma non impossibile. Peraltro quest'ultima considerazione non deve trarvi in inganno: nella sua veste completa Nioh resta comunque un titolo particolarmente impegnativo, come abbiamo già avuto modo di spiegare nei particolari in sede di recensione.

Ci troviamo pertanto al cospetto di un'opera di pregevole fattura, molto longeva e sostenuta da un'atmosfera che, pur attingendo da un contesto storico poco conosciuto a noi occidentali, si rivela senz'altro affascinante. Eppure, nonostante Nioh sia tra le conferme più gradite in questa prima parte del 2017, non sono mancati pretesti futili per alimentare qualche nuova polemica. La più recente sta infatti avendo per oggetto le modifiche apportate alla modalità cooperativa che, nella versione finale del gioco, può essere sfruttata solo dopo aver completato una singola missione per la prima volta. Scelta che, secondo qualche buontempone, basterebbe ad accusare gli sviluppatori di pubblicità ingannevole. A ben vedere si tratta di considerazioni prive di logica, principalmente per due ragioni. Innanzitutto nella demo veniva specificato - come sempre accade - che l'esperienza di gioco non sarebbe stata necessariamente in linea con quella definitiva.

Il lancio di Nioh e il ritorno in grande stile del Team Ninja

In secondo luogo sarebbe stato sufficiente informarsi un po' più a fondo per scoprire che questi dettagli erano già stati chiariti dal game director Yosuke Hayashi all'inizio di gennaio. In quella stessa sede il leader del Team Ninja puntualizzava anche la ratio della decisione, ovvero lasciare che il giocatore superi qualsiasi sfida facendo affidamento solo ed esclusivamente sulle proprie risorse personali. Per completezza vi riportiamo il virgolettato, estrapolato da quest'intervista: "Per poter giocare una determinata missione in compagnia di un amico dovrete averla portata a termine in precedenza. Abbiamo deciso di implementare il multiplayer in questo modo proprio per creare un'esperienza difficile. Vogliamo che il videogiocatore affronti le sfide poste dal gioco da solo, sfruttando le proprie abilità, e senza contare troppo sull'aiuto di un amico". In buona sostanza la modalità cooperativa di Nioh assume una veste accessoria, ma non per questo inutile se sfruttata durante il farming, o magari dopo aver dato inizio alla seconda run in modalità New Game+.

Tralasciando queste sterili vicende, il nostro augurio è che le vendite di Nioh siano all'altezza della qualità complessiva vantata dalla produzione. Per il momento Koei Tecmo non ha mai ventilato lo sviluppo di altre versioni al di fuori di quella per PlayStation 4, ma in rete si stanno diffondendo petizioni per chiedere la conversione del gioco su PC. L'esempio più efficace è, manco a farlo apposta, quello di Dark Souls, che su PC ha ottenuto risultati particolarmente brillanti. Vedremo cosa accadrà, per il momento se siete in possesso di una PlayStation 4 e apprezzate il genere action, non dovete lasciarvi scappare l'occasione. Siamo certi che non ve ne pentirete.