Chi lavora da anni nel mondo dell'informazione videoludica sa che crearsi dei pregiudizi su un videogioco ancora in sviluppo è male perché la versione finale presenterà sempre delle differenze con quanto si vede nelle varie fiere. Tanta saggezza spicciola non ha impedito a molti di parlare di scarsa fluidità per The Legend of Zelda: Breath of the Wild, dopo averlo visto ai vari eventi in cui è stato presente. Ora che molte testate sono in possesso della versione finale del gioco per Nintendo Switch, insieme alla console, stanno arrivando anche le prime conferme sulla frettolosità di chi aveva deciso di affossare il gioco dal punto di vista tecnico per qualche impressione espressa su delle versioni non definitive.
Ad esempio la prova della console di Engadget ha sottolineato proprio come il gioco sia risultato fluidissimo e come i problemi di stuttering delle vecchie build siano stati risolti. Da notare anche i tempi di caricamento: cinque secondi per avviare il gioco senza installazioni di sorta. Un miracolo rispetto ai tempi di avvio cui ci hanno abituati PlayStation 4 e Xbox One, che installano sempre una grande quantità di dati (è il vantaggio dell'utilizzo delle cartucce).