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Secondo la scrittrice Dia Lacina, Horizon Zero Dawn offenderebbe le popolazioni native americane

Critiche per Horizon Zero Dawn, Guerrilla Games risponde

NOTIZIA di Davide Spotti   —   06/03/2017

Horizon Zero Dawn ha recentemente ricevuto critiche per il modo in cui sono state rappresentate le tribù presenti nel gioco. In un articolo pubblicato la scorsa settimana, la scrittrice nativa americana Dia Lacina ha scritto che alcuni dei termini utilizzati, tra i quali "selvaggio", "primitivo" e "tribale", "rafforzano idee razziste e colonialiste nei riguardi delle popolazioni indigene".

Secondo la scrittrice, nessuna recensione si sarebbe occupata di sottolineare l'uso che storicamente è stato fatto di questi termini. "Questo è un problema. I nativi americani sono intorno a voi. Secondo i dati siamo solo tra il 2 e il 4% della popolazione statunitense, ma a dispetto di ciò che potrebbero farvi credere i media di massa o i pregiudizi popolari, siamo ancora qui", scrive Lacina.

"In realtà ci sono nativi americani che lavorano nel campo dei videogiochi. Tra le nostre fila annoveriamo giornalisti, sviluppatori indipendenti, giochi vincitori ai BAFTA e persino rockstar con dei grandi capelli (in riferimento a John Romero, il creatore di Doom). "Giochi come il franchise di Turok, inFAMOUS: Second Son, il primo capitolo di Prey e Assassin's Creed hanno poco a che fare con noi, le nostre identità e culture. E quando trattano l'argomento, lo fanno sempre in modo insoddisfacente".

Guerrilla Games, nella persona del narrative designer John Gonzales, ha smentito qualsiasi intenzione offensiva nei confronti di specifiche culture o minoranze. "L'uso dei vocaboli è stato discusso nel corso del processo creativo, per assicurarci di essere sensibili alle preoccupazioni culturali del nostro pubblico. Non abbiamo cercato ispirazione da un gruppo in particolare, abbiamo preso come riferimento culture tribali di tutto il mondo, anche in chiave storica. Ecco perché molte persone parlano dei Nora come se fossero dei Vichinghi, mentre alcuni elementi visivi ricordano i pittogrammi celtici. L'ispirazione è arrivata da molti luoghi diversi", spiega Gonzales in un'intervista concessa a Waypoint.

"Detto questo, viste le abitudini che abbiamo al giorno d'oggi su internet, è impossibile prevedere chi se la potrebbe prendere. Di sicuro non era nostra intenzione essere insensibili oppure offendere in qualche modo".

Horizon Zero Dawn è disponibile dal 1° marzo in esclusiva su PlayStation 4. Per ulteriori dettagli sul gioco potete leggere la nostra recensione, a cura di Antonio Fucito.

Secondo la scrittrice Dia Lacina, Horizon Zero Dawn offenderebbe le popolazioni native americane