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Vale ancora la pena abbonarsi a PlayStation Plus per i titoli della Instant Game Collection?

Il catalogo gratuito di Sony continua a spingere le produzioni minori rispetto ai grandi titoli tripla A, ma è davvero un problema?

NOTIZIA di Davide Spotti   —   31/05/2017

Dopo gli immancabili rumor circolati pochi giorni fa, oggi Sony ha confermato i primi due titoli che faranno parte della Instant Game Collection di PlayStation Plus a giugno. Il piatto forte è costituito da Life is Strange, l'avventura a episodi di Dontnod che è stata tra le migliori sorprese del 2015, mentre gli appassionati del genere FPS riceveranno Killing Floor 2, frenetico shooter di Tripwire Interactive disponibile sul mercato da quest'autunno. Pochi minuti fa abbiamo pubblicato il video ufficiale con l'offerta completa del prossimo mese e come sempre si torna a discutere delle line-up proposte in abbonamento da Sony e Microsoft.

Sebbene da due anni a questa parte la Instant Game Collection del Plus sia stata oggetto di critiche, proprio in funzione della qualità del catalogo mensile, i titoli degni di essere giocati non sono comunque mancati. Se ci limitiamo a valutare i primi mesi di quest'anno, gli abbonati hanno avuto accesso a giochi come Alienation e Tales From the Borderlands, Tearaway Unfolded e LittleBigPlanet 3, ma si potrebbero citare anche il survival game This War of Mine e il piacevole action platform The Swindle. Lo stesso Disc Jam, pur con tutti i suoi limiti, si è rivelato un gioco divertente almeno da provare.

Vale ancora la pena abbonarsi a PlayStation Plus per i titoli della Instant Game Collection?

Logicamente questo genere di valutazioni lascia ampio margine alla soggettività di ciascun acquirente, ai suoi gusti e alle sue aspettative. In molti casi la scelta di cosa fruire dipende non solo dalle proprie propensioni personali ma anche da altri fattori come la curiosità di scoprire qualcosa di inaspettato, o magari dalla quantità tempo da poter dedicare in concreto alla passione per i videogiochi. Vuoi per una ragione, vuoi per l'altra, in molti preferiscono ancora concentrarsi solo sulle produzioni tripla A più blasonate, senza rendersi conto che al di là della superficie possono nascondersi piccole gemme meritevoli di attenzione.

In tal senso gli inevitabili confronti con Xbox Live Gold lasciano un po' il tempo che trovano, proprio alla luce del fatto che le due proposte stanno ormai seguendo filosofie diametralmente diverse. Ecco allora che, se presa con lo spirito giusto, l'offerta di Sony resta un buon modo per colmare quelle lacune accumulate tra un'uscita principale e l'altra. In fondo spesso è proprio questo il modo migliore per scovare progetti che, per quanto interessanti, finirebbero per essere messi in secondo piano per dar spazio ai molti appuntamenti che si addensano nel corso dell'anno. Personalmente parlando, con il plus è già avvenuto spesso, basti pensare alla spinta che ha ricevuto Rocket League alla sua uscita, ma anche a titoli come Velocity 2X, Galak-Z, Furi, Broforce, Oddworld New'n'Tasty, tanto per citarne qualcuno in ordine sparso tra quelli che sono stati inclusi nell'abbonamento in passato. Si potrebbe fare di più? Per certi versi sì, visto che alcuni prodotti sono decisamente migliori di altri, tuttavia l'idea di prediligere gli indie mantiene una sua logica.

Per contro Microsoft sembra decisa a voler puntare forte su giochi datati ma generalmente ben più conosciuti dalle masse. Ecco allora che in quest'ambito l'offerta disponibile su Xbox One strizza l'occhio a quel pubblico che, per un motivo o per l'altro, è più propenso a fruire pochi titoli all'anno e può quindi sfruttare l'occasione per recuperare qualche vecchio tripla A perso per strada all'epoca del lancio. Dando ancora una volta uno sguardo al passato recente, con i Games With Gold abbiamo visto arrivare opere come Dragon Age: Origins, il primo Watch Dogs, Ryse: Son of Rome, ma anche il primo capitolo di Darksiders o Star Wars: Il Potere della Forza; tutte proposte che possono appunto risultare appetibili per un determinato target di pubblico, lasciando per lo più indifferenti i giocatori "sul pezzo" che quei titoli se li sono già spolpati da anni.

E voi che giocatori siete? Vi piace scoprire novità inattese o non uscite dal seminato dei titoli mainstream? Fatecelo sapere nei commenti!