Parlando con Laura Miele, il vice presidente di Electronic Arts, MCV UK ha ottenuto alcune interessanti dichiarazioni su come il publisher abbia fatto evolvere il suo business nel corso degli anni, cambiando completamente prospettiva sui suoi obiettivi.
La Miele ha dichiarato che monitorando il Net Promoter Score dei suoi giochi (è un valore che misura quanto i consumatori raccomandano certi servizi e prodotti), Electronic Arts ha cambiato il punto di vista sul suo business. Il Net Promoter Score è diventato il primo fattore che viene considerato per determinare il successo di un titolo (chissà se è quello che ha condannato Mass Effect: Andromeda).
"Non più i ricavi, ma come la gente vede i nostri giochi e, soprattutto, come vede Electronic Arts." Il cambiamento si è reso necessario nel passaggio che ha portato i videogiochi a diventare dei servizi. In effetti sul nuovo mercato la reputazione diventa importantissima per non far fuggire i videogiocatori. Quindi i ricavi diventano un fattore secondario, ossia diventano una subordinata della capacità di un marchio di accontentare le persone.
Le parole della Miele non sono solo marketing, anche perché la felicità del videogiocatore si traduce poi in soldi spesi. L'esempio più calzante di questa nuova tendenza è stato Battlefield 1, che ha coinvolto più di 21 milioni di giocatori, il successo più grosso per il franchise, grazie anche alla mancanza di grossi problemi al lancio, quelli che avevano frenato Battlefield 4, rovinandone la reputazione.
Miele ha dichiarato che le stesse strategie saranno adoperate per il lancio dei futuri giochi, come Star Wars Battlefront II, il cui season pass è stato pensato per non dividere la comunità.