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Epic ha denunciato due cheater di Fortnite: li porterà in tribunale

Stretta di Epic su chi mina il successo di Fortnite

NOTIZIA di Simone Tagliaferri   —   13/10/2017

Ammettiamolo: il successo di Fortnite ha stupito un po' tutti. Da titolo sparito nel nulla per anni, a hit capace di attirare milioni di giocatori c'è una distanza che sembrava quasi incolmabile, ma il titolo di Epic Games ce l'ha fatta. Con il successo però, sono arrivati anche i soliti problemi, tra i quali gli immancabili cheater. Epic Games ha promesso di essere molto dura contro di loro (offline sono tollerabili, online proprio no) e a quanto pare sta mantenendo la promessa.

Stando a due querele depositate questa settimana alla corte federale del North Carolina, Epic intende combattere i cheater anche ricorrendo alle vie legali. In questo caso i due querelati sono Brandon Broom e Charles Vraspir, collegati al provider di cheat "Addicted Cheats", per cui, stando all'accusa, lavorerebbero come personale di supporto.

La loro colpa è di aver utilizzato degli aimbot con l'intenzione di rovinare le partite degli altri giocatori e a chi li stava guardando in streaming. La querela comunque non riguarda il fatto che stessero barando, ma la violazione del copyright del gioco, con "l'iniezione di codice non autorizzato nel codice protetto da copyright." Così facendo hanno volontariamente modificato il gioco, violando l'End User License Agreement e il Digital Millennium Copyright Act, per portare il caos in Fortnite. Le loro azioni finirebbero per danneggiare in modo sostanziale la reputazione di Epic.