La scorsa settimana abbiamo riportato il perfect score assegnato dal magazine britannico EDGE a Super Mario Odyssey. A qualche giorno di distanza sono emersi alcuni dei dettagli descritti nell'articolo. Ovviamente suggeriamo di non proseguire oltre nella lettura nel caso si preferisca evitare spoiler.
• Sono presenti 50 possibilità di cattura. Viene riposta grande attenzione per la fisica e la gestione di ciascuna nuova forma, che risulta piacevole da controllare
• Le trasformazioni non sono sempre essenziali e in molti casi le mosse tradizionali di Mario sono sufficienti, sebbene spesso sia più rapido o più semplice effettuare lo switch. Talvolta si metterà a riposo Mario solo per poter giocare nei panni delle altre creature
• Anche senza chiamare in causa Cappy, il protagonista è dotato del più ampio moveset mai realizzato
• La modalità portatile non è all'altezza delle sessioni di gioco con i Joy-Con, in parte perché può rivelarsi difficile distinguere gli obiettivi lontani sullo schermo più piccolo
• Ci sono una serie di missioni che offrono una progressione strutturata in modo tradizionale, ma in generale si è liberi di scegliere cosa fare dopo
• Viene apprezzata la varietà dei boss
• Si colgono elementi di The Legend of Zelda: Breath of the Wild, dalla possibilità di scovare potenziali destinazioni da posizioni sopraelevate, al modo in cui la colonna sonora spesso permette di abituarsi allo scenario circostante
• Link ha più semi di Korok da trovare rispetto alle lune di Mario, ma non di molto
• Odyssey risulta un'autentica reinvenzione dello stile platform sandbox
• Dando al giocatore più modi di collezionare lune, è un gioco che tiene in considerazione qualsiasi tipo di utente
• Peach non è la classica damigella in difficoltà e il suo ruolo si amplia nel post-game, anche se non nel modo in cui ci si aspetterebbe
Vi ricordiamo che Super Mario Odyssey sarà disponibile su Switch a partire dal 27 ottobre. Qui potete trovare il nostro ultimo provato.