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Fonti vicine a Kotaku suggeriscono che il gioco di Star Wars su cui era al lavoro Visceral Games non sarebbe stato bocciato perchè single-player, ma per problemi di qualità

A riferirlo è il giornalista Jason Schreier via Twitter

NOTIZIA di Davide Spotti   —   18/10/2017

Se vi è capitato di leggere questo pezzo di Simone Tagliaferri, andato online qualche settimana fa, avrete senz'altro già sentito parlare di Jason Schreier, editor di Kotaku e autore dell'interessante Blood, Sweat and Pixels, un libro in cui vengono racchiuse storie, aneddoti e retroscena sull'industria dei videogiochi.

In un post pubblicato poco fa sul proprio profilo Twitter, l'autore americano ha fatto riferimento alla chiusura di Visceral Games e al cambio di rotta impartito da Electronic Arts al nuovo progetto di Star Wars, ora affidato ad EA Vancouver. Secondo quanto riferisce, la decisione del publisher non sarebbe stata presa a causa della struttura single-player del progetto in questione.

"Mi sento di dover chiarire che, nonostante il trambusto di oggi, il gioco di Visceral non è stato archiviato perché era single-player (da quanto ho sentito)", scrive Schreier, prevedibilmente senza fornire indicazioni sulle fonti che lo avrebbero informato di quanto è avvenuto tra Visceral ed Electronic Arts. Nelle riposte al post ha poi specificato che la scelta del publisher sarebbe avvenuta per motivi legati alla qualità globale del prodotto.

In attesa di capire quale sarà il futuro di Amy Hennig, Sony Santa Monica ha invitato gli ex membri di Visceral Games a mettersi in contatto con l'azienda per possibili assunzioni.

Fonti vicine a Kotaku suggeriscono che il gioco di Star Wars su cui era al lavoro Visceral Games non sarebbe stato bocciato perchè single-player, ma per problemi di qualità