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Platinum Games vorrebbe creare una sua proprietà intellettuale

In modo simile a Ninja Theory, anche Platinum Games vorrebbe realizzare un esperimento indipendente

NOTIZIA di Tommaso Pugliese   —   28/12/2017

Attualmente al lavoro su Bayonetta 3, il nuovo episodio della serie in arrivo in esclusiva su Nintendo Switch, Platinum Games è intenzionata a creare una sua proprietà intellettuale nell'ambito di un progetto indipendente. A rivelarlo è stato il producer Atsushi Inaba, nel corso di un'intervista con Game Informer.

"Una delle cose su cui Platinum Games è concentrata al momento è la creazione di una sua proprietà intellettuale. Finora ovviamente abbiamo lavorato a giochi originali per una grande varietà di publisher, così come a titoli su licenza per altri produttori, ma il concetto di autoproduzione ci affascina sempre di più", ha detto Inaba.

"Lo scorso anno il motto del nostro studio è stato 'chiunque può inventare un gioco', e così abbiamo raccolto circa settanta idee da diverse persone, ma considerando anche i concetti random, gli schizzi e tutto il resto, parliamo di un contributo molto più vasto. Dunque nel 2017 abbiamo effettuato una scrematura delle cose su cui valesse la pena concentrarsi, per arrivare a due soli design su cui pensiamo di puntare."

"Non siamo in grado di produrre un titolo tripla A da dieci milioni di dollari e oltre: come studio indipendente non disponiamo di budget simili. Tuttavia non pensiamo neanche di tentare una strada prettamente indie, affidando lo sviluppo di questi progetti a un piccolo team. No, sarà una via di mezzo, probabilmente una ventina di persone che si occuperanno dello sviluppo di un gioco."

Inaba ha aggiunto che il progetto in questione non si discosterà dallo stile di Platinum Games, ad ogni modo. "Se metti venti persone a lavorare su di un gioco, dev'essere qualcosa su cui ti senti ferrato. Ovviamente quando la gente pensa a Platinum Games si aspetta un'entusiasmante azione hardcore, giusto? Ed è quello che faremo."

"Vogliamo sorprendere i nostri fan per il fatto di realizzare un titolo indipendente e magari avere il loro supporto, ma non vogliamo di certo che la sorpresa riguardi la tipologia di prodotto che realizziamo, che sia qualcosa di inaspettato e distante dal nostro DNA, ad esempio un casual game di moda in cui crei vestiti da principessa."

"Ad ogni modo, continueremo a realizzare giochi tripla A per altri publisher, anche perché non disponiamo di fondi tali da permetterci di prendere dei rischi basandoci solo sulle autoproduzioni. Per poter fare una cosa del genere, devi essere una grande azienda, in pratica un publisher."

"Dubito tuttavia che la nostra voglia di creare una proprietà intellettuale originale possa creare problemi con i publisher con cui collaboriamo: i titoli che realizziamo per loro saranno ovviamente più importanti dal punto di vista del budget e delle ambizioni, non competeremo nello stesso mercato."