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Lo stato delle Hawaii ha avanzato delle proposte di legge per regolamentare le casse premio: vietate ai minori di 21 anni, indicazioni chiare sulla loro presenza

Nel caso la legge passasse, grossi limiti sulle casse premio

NOTIZIA di Simone Tagliaferri   —   13/02/2018

Nonostante l'argomento non sia più dibattuto come qualche mese fa, la questione casse premio non è ovviamente ancora chiusa. La politica sta ancora valutando questo tipo di microtransazioni e presto potrebbero esserci delle iniziative concrete in merito.

La prima viene dallo stato delle Hawaii, già molto presente sulla questione. Alcuni giuristi hanno infatti presentato quattro proposte di legge per regolare la vendita di videogiochi il cui gameplay comprenda la vendita di casse premio. Due di esse ne proibirebbero la vendita ai minori di 21 anni. Le casse premio vengono definite come ricompense casuali in-gioco acquistabili anche per soldi veri.

Le altre due proposte vorrebbero obbligare i publisher a indicare chiaramente sulle confezioni che i loro giochi contengono casse premio e a rendere note le probabilità di ottenimento dei singoli premi.

Insomma, nel caso queste leggi passassero, i videogiochi con casse premio riceverebbero delle grosse limitazioni.

Il principale sponsor di queste proposte di legge è il repubblicano Chris Lee, che a novembre non spese delle parole molto gentili sulle casse premio e l'industria tutta: "Sono cresciuto giocando ai video games. Ho potuto osservare direttamente il mutare dell'industria da fucina di nuove idee a fabbrica di modi per sfruttare le persone, soprattutto i bambini, per massimizzare i profitti."