I dati degli ultimi trenta giorni di Playerunknown's Battlegrounds parlano di un leggero declino del gioco, come rilevato sia da SteamDB, sia da Steam Charts. Insomma, nonostante siano rimasti moltissimi, i giocatori attivi sono diminuiti. Ieri, ad esempio, il picco massimo ha faticato a raggiungere quota due milioni, contro i 2,5-3 dei mesi precedenti. Trattandosi di una tendenza e non di un caso estemporaneo, è interessante cercare di capire quali siano i problemi attuali del gioco. Alcuni accusano i troppi cheater (in particolare nei forum di Steam il problema è denunciatissimo) per la disaffezione, altri parlano del perdurare di alcuni problemi tecnici, soprattutto a livello di manutenzione dei server. C'è anche chi si lamenta per la scarsità di contenuti, paragonando la frequenza degli aggiornamenti a quella del concorrente diretto Fortnite, cui Epic sta dedicando sforzi notevoli per garantire un afflusso costante di novità. Infine, c'è chi si lamenta per la mancanza di comunicazione tra i giocatori e gli sviluppatori, considerati questi ultimi troppo lenti a rispondere alle richieste.
Ribadiamo: i numeri di PUBG sono ancora altissimi, ma PUBG Corporation deve fare qualcosa per risolvere le varie criticità se non vuole che la situazione gli sfugga di mano.Anche perché la concorrenza incalza.
