Come spesso avviene durante il processo di localizzazione di un'opera, anche Monster Hunter: World ha dovuto attraversare una delicata fase di adattamento linguistico, soprattutto nella scelta dei nomi assegnati alle creature del gioco.
In un'intervista rilasciata alla rivista giapponese Dengeki, il game director Yuma Tokuda ha spiegato che la scelta dei nomi originali giapponesi è avvenuta con un procedimento piuttosto semplice. Le cose hanno iniziato a farsi più delicate durante il processo di localizzazione, dato che si è reso necessario tenere conto di suoni e parole che variano di significato a seconda del linguaggio.
"Abbiamo lavorato con i team impegnati nella localizzazione per decidere cosa fosse possibile tradurre nelle lingue locali e cosa mantenere in quella originale. Ad esempio, Tobikagachi (il nome giapponese di Tobi-Kadachi) proviene dalla parola "Tobu" (volare in giapponese) combinata con Kagachi, un vecchio modo per dire serpente", ha spiegato Tokuda.
"Tuttavia, il team della localizzazione ci ha inviato una richiesta dicendo che -kaga sarebbe suonato volgare nella lingua italiana e ci ha chiesto di cambiarlo con qualcos'altro. Quando è accaduto, decidere di cambiare quella parola era solo uno dei miei compiti".
Monster Hunter: World è disponibile per PlayStation 4 e Xbox One. Nella giornata di oggi è stato rilasciato un nuovo update, potete trovare tutti i dettagli a questo indirizzo.