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Rimasterizzare Shenmue: che dimensioni ha raggiunto il mercato della nostalgia? Qualcuno ci gioca davvero con i vecchi titoli tirati a lucido?

Cerchiamo di capire il valore di certe operazioni

NOTIZIA di Simone Tagliaferri   —   17/04/2018

Recentemente a chi scrive è capitato spesso di parlare, a volte anche di discutere, dell'attuale tendenza a rimasterizzare il rimasterizzabile, che non si riduce solo a poche operazioni di lustro, ma a un sottobosco di riproposte cui spesso si fatica a trovare un senso. Se ad esempio rimasterizzare Shadow of the Colossus nelle modalità adottate da Sony può avere un suo valore, così come può averne una raccolta come quella degli Halo, è difficile trovarne in ripubblicazioni come quelle di Elf, Tunnel B1 o Daemonsgate: titoli mediocri, quando non terribili, già nella loro epoca. Ovviamente stiamo parlando di piani commerciali completamente differenti, ma è indubbio che entrambi operino sullo stesso mercato, quello della nostalgia, che va ingrossandosi giorno dopo giorno.

Giusto recentemente abbiamo avuto in merito alcuni annunci molto importanti, accompagnati da fanfare ed esaltazione da parte di stampa e videogiocatori. Stiamo pensando alla trilogia di Spyro e, soprattutto, a Shenmue I & II. Anche sul fronte hardware le uscite di scatole di plastica dalla forma di vecchi sistemi, con in realtà dentro degli emulatori, sono sempre più numerose. Basti pensare al NES Classic, al SNES Classic, al TheC64Mini e al venturo Genesis Mini, tutti apparecchi che hanno ottenuto una risonanza mediatica inedita per la tipologia di prodotto cui appartengono (chi non ricorda il ciarpame venduto in televisione da Roberto da Crema?).

Comunque fin qui non ci vediamo molto di male, anche perché è scontato che successo chiami imitatori: nel 2017 la Crash Bandicoot N. Sane Trilogy ha venduto più della maggior parte dei nuovi tripla A? Ecco pronti alcuni emuli per il 2018. Il NES Classic sbanca? Altri ne seguono l'esempio. Rilanciare vecchi giochi a costi bassissimi sfruttando DosBox e ScummVM porta a vendere migliaia di copie? Ecco riapparire titoli dimenticati, di cui solo qualche cultore saprebbe darvi le coordinate storiche.

Il quadro che abbiamo disegnato dovrebbe essere abbastanza riconoscibile. Ma dopo averlo osservato attentamente è inevitabile porsi una domanda che da videogiocatori ci sembra fondamentale: c'è qualcuno che giochi davvero con questi vecchi titoli? È una questione che ci poniamo da amanti del retrogaming, dubbiosi verso questo interesse posticcio per il passato.

E qui torniamo alle discussioni di cui parlavamo a inizio articolo: molti dei più strenui difensori del mercato della nostalgia sono anche quelli che candidamente confessano di acquistare i vecchi titoli solo per una questione di rievocazione dell'infanzia, se così la vogliamo chiamare, senza poi rigiocarli davvero. Ponendo qualche domanda in giro tra le nostre conoscenze su prodotti differenti, sembra che la maggior parte delle rimasterizzazioni/retroconsole/ripubblicazioni vengano utilizzate solo per qualche ora per poi finire dimenticate tra gli arretrati. Ciò è vero in particolare per le retro console, i cui giochi sembrano essere solo degli accessori, ma lo stesso vale per la maggior parte delle rimasterizzazioni. Il quadro complessivo che ci siamo fatti è abbastanza scoraggiante. Ad esempio non abbiamo trovato una singola persona che si sia rigiocata fino in fondo uno dei titoli del NES o del SNES Classic, così come abbiamo faticato a trovare persone che abbiano finito i tre Crash Bandicoot.

Vale quindi la pena di chiedere se tra di voi c'è qualcuno che abbia finito prodotti appartenenti al mercato della nostalgia, tanto per capire se chi li acquista lo faccia per giocarci e non solo come forma di conforto (che è comunque una motivazione). Siamo sinceramente curiosi.

Rimasterizzare Shenmue: che dimensioni ha raggiunto il mercato della nostalgia? Qualcuno ci gioca davvero con i vecchi titoli tirati a lucido?