Calin Mateias, il cracker che nel 2010 aveva portato un attacco DDoS ai server di World of Warcraft, è stato condannato a scontare un anno in una prigione federale.
Mateias è un cittadino rumeno, per cui le autorità statunitensi chiesero l'estradizione in seguito alle accuse mossegli. La condanna è arrivata per danneggiamento di un computer protetto ed è più dura dei dieci mesi chiesti dal pubblico ministero. Mateias è stato anche condannato a risarcire Blizzard con una somma pari a 29.987 dollari per i danni arrecatigli, calcolati in base ai costi sostenuti per risolvere la situazione.
Le motivazioni del suo attacco DDoS, che bloccò i server europei tagliando fuori dal gioco centinaia di migliaia di giocatori, sono particolarmente infantili: Mateias era stanco di essere sconfitto e ha quindi deciso di rovinare la festa a tutti colpendo i server.