Come riportato da GamingBolt, il numero di luglio della rivista britannica Edge riporta un'interessante intervista a Timothy Lottes di AMD, il quale ha detto la sua sulle possibilità effettive di raggiungere il 4K da parte delle console attuali.
Secondo Lottes, raggiungere i 4K nativi anche solo a 30 frame al secondo e con una qualità grafica come quella caratteristica delle attuali produzioni per PlayStation 4 richiede una scheda grafica da almeno 7,4 TeraFLOPS. Questo, ovviamente, significa che né Xbox One X né tantomeno PlayStation 4 Pro sono attrezzate per raggiungere tale livello di grafica, considerando che la console Microsoft raggiunge i 6 TeraFLOPS mentre quella Sony si ferma a 4,2.
Ovviamente, lo stesso Lottes spiega che questa dichiarazione è una semplificazione eccessiva di processi alquanto complicati, tuttavia è abbastanza chiara nello spiegare come mai sia necessario adottare una serie di accorgimenti tecnici in grado di bypassare il problema del 4K nativo attraverso supersampling, checkerboard rendering e simili. Dal punto di vista degli sviluppatori, tali metodi di sviluppo hanno consentito di gestire una quantità di dati più modesta ottenendo comunque ottimi risultati: invece di passare direttamente da 1080p a 4K quadruplicando il carico sulla GPU e sul lavoro dei grafici, le tecniche di checkerboard rendering e ricostruzione temporale consentono di estendere il numero dei pixel visualizzati pur lavorando su un campo più ristretto rispetto ai 4K veri e propri.
I risultati, in ogni caso, possono variare anche in base alla complessità grafica dei giochi o l'avanzamento tecnologico degli engine, cosa dimostrata anche da quei titoli che su Xbox One X vengono effettivamente visualizzati a 4K nativi e 30 frame al secondo.