67

Un bel po' di dettagli su The Last of Us

Quelli pubblicati da Game Informer

NOTIZIA di Tommaso Pugliese   —   05/02/2012

Venerdì abbiamo pubblicato le immagini relative a The Last of Us presenti sull'ultimo numero di Game Informer, anticipandovi che la rivista avrebbe dedicato un articolo al nuovo progetto di Naughty Dog per PlayStation 3. Ebbene, sono finalmente trapelati i dettagli.

Bruce Straley, game director di The Last of Us, ha parlato innanzitutto dei colori. "Abbiamo visto i tipici sparatutto con gli zombie, ambientati in scenari grigi e privi di saturazione", ha detto. "Non è questo lo stile di Naughty Dog. Vogliamo che lo scenario sia bellissimo, così da conferire quel senso di mistero e di curiosità che spinge a voler vedere di più."

La storia comincia in una zona di quarantena, a Boston, venti anni dopo la diffusione del fungo che ha trasformato le persone in zombie. Ellie, quattordici anni, è nata proprio in quella città. E' una ragazza sveglia, a cui piacciono cose appartenenti al "mondo di prima", come la musica e i libri. Joel, un uomo sulla quarantina, vende droghe e armi tramite il mercato nero della zona. E' un ex cacciatore e pare abbia ucciso un bel po' di persone innocenti, in passato. Viene reclutato da un amico in punto di morte perché porti Ellie fuori dalla zona di quarantena, per motivi sconosciuti. Ma le cose vanno male, i militari vengono coinvolti e Joel fugge con Ellie per mantenere la promessa fatta all'amico morente.

Come sappiamo, The Last of us è in fase di sviluppo presso un secondo team interno di Naughty Dog. Il progetto inizialmente era nebuloso, tanto che era stata proposta l'idea di realizzare un nuovo episodio di Jak and Daxter, cosa che però non si è concretizzata perché, a quanto pare, il concept era troppo distante dalla natura della serie. Il co-presidente di Naughty Dog, Evan Wells, non ha comunque accantonato del tutto quella idea. "Ora non è il momento", ha detto, aggiungendo però: "Mai dire mai. Potrebbe sempre accadere." Chissà, magari potrebbe lavorarci il primo team, quello responsabile di Uncharted 3.

Con The Last of Us, Naughty Dog voleva creare un gioco i cui personaggi avessero una relazione duratura, da costruire nel corso del tempo, piuttosto che un'interazione fugace. E' sul rapporto fra Joel ed Ellie che l'intero progetto si basa, non sugli zombie. Peraltro nel gioco combatteremo spesso contro altri umani, che di fatto costituiranno la nostra vera nemesi.

"Tutto girerà intorno al mistero che avvolge i due protagonisti, la loro storia, perché sono insieme e perché hanno deciso di lasciare la zona di quarantena", ha detto il creative director Neil Druckmann. "Ciò ai nostri occhi è più interessante che spiegare come il virus è nato e si è diffuso. Sono cose già viste, mentre il tipo di relazione che vogliamo raccontare non si è mai vista in un videogame."

Nel gioco affronteremo varie fazioni, inclusi i cacciatori, anche se spesso sarà meglio non combattere affatto, perché le risorse saranno limitate e la nostra salute non si rigenererà automaticamente (bisognerà trovare dei medikit). Dunque non aspettatevi di andare in giro a sparare raffiche di mitra. Il realismo sarà uno degli elementi fondamentali in The Last of Us, si potrà uccidere un nemico con una sola pallottola e ciò influenzerà le reazioni degli avversari. Se Joel uccide un nemico, gli altri si nasconderanno e cercheranno di coglierlo di sorpresa. Se Joel è armato solo con un'arma contundente, lo attaccheranno ad armi spianate. Naughty Dog chiama questo sistema "bilanciamento della potenza".

I nemici saranno dotati di emozioni e personalità. Se uno dei loro compagni muore, si arrabbieranno. Se sta per arrivare un attacco, si avvertiranno a vicenda, e allo stesso modo si faranno prendere dalla paura quando sarà evidente che li abbiamo sotto scacco.

Il giocatore vestirà esclusivamente i panni di Joel, mentre Ellie non potrà mai essere controllata e verrà gestita dall'IA in modo plausibile ed efficace. A Game Informer è stata mostrata una demo in cui Ellie addirittura avverte Joel di un pericolo, salvandogli la vita.

"Lo sappiamo, se l'intera esperienza diventa una missione di scorta potreste odiarla", ha detto Druckmann. "La cosa più semplice per noi è stata far sì che Ellie si nascondesse ogni volta che si svolge un combattimento, per poi tornare quando è tutto finito." Nel corso del tempo, le abilità di Ellie si espanderanno e ci sarà per lei la possibilità di impugnare una pistola e di appostarsi.

Fonte: Gematsu

Un bel po' di dettagli su The Last of Us