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A Plague Tale: Requiem è uno spettacolo per Digital Foundry, meglio su Xbox Series X

A Plague Tale: Requiem è stato analizzato in video da Digital Foundry che l'ha trovato uno spettacolo tecnico, anche se con qualche difetto.

NOTIZIA di Giorgio Melani   —   26/10/2022

Arriva anche l'approfondita analisi tecnica in video da parte di Digital Foundry per A Plague Tale: Requiem, gioco che ha alquanto convinto la redazione della rubrica britannica, che lo considera uno "showcase di tecnologia grafica di nuova generazione", riferendo peraltro come le performance migliori siano su Xbox Series X.

La riduzione del frame-rate dai 60 fps del primo capitolo ai 30 fps di questo rappresenta certamente un passo indietro, ma è dovuto a un incremento sostanziale di complessità della grafica, data dall'adozione di un engine grafico molto più avanzato.

Per fare un esempio, forse non molto evidente ma comunque significativo, i ratti che invadono lo schermo in vari momenti del gioco sono passati dai 5000 presenti nel primo capitolo ai 300.000 presenti in questo nuovo gioco. Ma i passi in avanti si registrano in ogni elemento tecnico di A Plague Tale: Requiem.

Il nuovo capitolo presenta aree più ampie e più densamente modellate, una maggiore quantità di elementi con geometrie più complesse e texture più avanzate, nuovi set di effetti e un impianto di illuminazione più evoluto, in grado di interagire in maniera più complessa con una maggiore quantità di oggetti sullo schermo. Anche i modelli dei personaggi appaiono decisamente più ricchi e animati.

Sia PS5 che Xbox Series X visualizzano una risoluzione nativa di 1440p con ricostruzione a 4K attraverso una soluzione temporale, mentre Xbox Series S parte da 900p come risoluzione nativa. Nelle console maggiori, la grafica è impostata su setting massimi, con qualcosa scalato verso il basso per quanto riguarda Series S (ambient occlusion, vegetazione), pur mantenendo un colpo d'occhio decisamente vicino alle altre versioni.

L'unica differenza trovata tra Xbox Series X e PS5 si trova nelle performance, dove la console Microsoft riesce a mantenere più stabilmente il target di fps rispetto alla rivale, sebbene si registrino cali (non drammatici) in entrambi i casi: il gioco va a 30 fps ma sui display in grado di visualizzare i 120 Hz passa a una modalità intermedia a 40 fps che innesca il VRR e i risultati sono notevoli.

Nei singoli casi di stress test (come le fasi in cui compaiono moltissimi ratti), Xbox Series X è l'unica a mantenere i 30 fps in tale modalità (con calo invece nella modalità 40 fps) mentre PS5 può scendere verso i 20 fps. Da notare anche che Xbox Series S subisce cali minori, grazie anche alla riduzione della risoluzione. In ogni caso, le performance non pongono particolari problemi di fruizione e, nel complesso, A Plague Tale: Requiem ha positivamente impressionato Digital Foundry. Lo potete conoscere meglio leggendo la nostra recensione di A Plague Tale: Requiem.