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Activision Blizzard: se l'acquisizione fallisse potrebbe essere distruttivo per utenti PlayStation

Secondo il giornalista Jez Corden, la mancata acquisizione di Activision Blizzard da parte di Microsoft potrebbe essere distruttiva per gli utenti PlayStation.

NOTIZIA di Simone Tagliaferri   —   18/10/2022

Secondo il giornalista Jez Corden, che ha analizzato la situazione in un lungo articolo su Windows Central, il fallimento dell'acquisizione di Activision Blizzard da parte di Microsoft potrebbe essere distruttivo non tanto per la casa di Redmond, quanto per gli utenti PlayStation stessi.

Corden inizia il suo ragionamento spiegando come le cose si stiano facendo difficili per Microsoft a causa dell'antitrust inglese, che pare aver sposato le rimostranze di Sony senza studiare i dati effettivi del mercato, un po' per incompetenza, un po' per mostrarsi più rigida dopo anni di acquisizioni facili che hanno creato situazioni critiche per il mercato, come ad esempio il monopolio dell'informazione in mano a Google. Secondo lui il rischio che l'acquisizione fallisca è molto alto, visti i presupposti, ma questa non sarebbe una buona notizia né per Sony, né per gli utenti PlayStation.

Sony rischia dal fallimento dell'accordo tra Microsoft e Activision Blizzard?
Sony rischia dal fallimento dell'accordo tra Microsoft e Activision Blizzard?

Naturalmente non ci sarebbero più rischi di esclusività per le serie di Activision, ma Microsoft potrebbe decidere di riversare la sua potenza economica, leggasi i soldi risparmiati dalla mancata acquisizione, per ottenere accordi simili a quelli che Sony ha raggiunto con moltissimi editori togliendo giochi alle piattaforme Xbox (pensate agli ultimi Final Fantasy, tanto per fare un esempio).

Corden: "La compagnia avrebbe 70 miliardi di dollari con cui giocare, dopotutto. Inoltre, in questo clima economico di inflazione, non avrebbe ragione di conservare i soldi (perché perderebbero velocemente di valore Ndr). Con le mani libere, Microsoft potrebbe completamente cambiare tattica, con il pieno mandato degli organi regolatori."

"Microsoft potrebbe facilmente creare un clima dove i giocatori PlayStation perderebbero più giochi di quelli che avrebbero perso con il completamento dell'acquisizione di Activision Blizzard e gli organi antitrust potrebbero farci davvero poco, visto che sarebbero semplicemente affari tra compagnie differenti."

Corden prosegue spiegando meglio il suo punto di vista sulla faccenda: "Il messaggio che gli organi di controllo potrebbero finire per dare è: "fate affari come Sony", dicendo contemporaneamente agli impiegati di Activision: "Non meritate di meglio."

Infine, sulle obiezioni mosse dall'antitrust inglese a Microsoft: "Ma la cosa più eclatante di tutte è che il CMA sembra voler impedire ai consumatori di avere delle condizioni migliori con Xbox Game Pass, nonostante questa dovrebbe essere la sua intera ragione d'essere. È come se la CMA affermasse che i giocatori PC e Xbox debbano pagare 80€ per Call of Duty invece di 10. Per quale motivo? Semplicemente perché il leader di mercato non vuole competere."

Quindi, conclude Corden, se Microsoft fosse costretta a competere seguendo il modello Sony, a pentirsene potrebbero essere proprio i giocatori PlayStation e Sony stessa, sul medio lungo periodo.