La corsa all'ottimizzazione delle risorse nei videogiochi si arricchisce di un nuovo capitolo: la compressione delle texture tramite intelligenza artificiale (IA). AMD e NVIDIA, i due colossi del settore delle schede grafiche, si stanno sfidando a colpi di innovazione per rendere i giochi più leggeri e accessibili, senza rinunciare alla qualità visiva.
AMD ha annunciato la presentazione di una nuova tecnica di compressione neurale al prossimo Simposio Eurographics, mentre NVIDIA ha già mostrato i muscoli al SIGGRAPH 2023 con la sua tecnologia. Ma cosa significa tutto questo per i giocatori?
L'account Twitter/X di GPU Open ha rivelato che gli ingegneri AMD S. Fujieda e T. Harada presenteranno una tecnica di compressione neurale per blocchi di texture durante il 35° Simposio Eurographics sul Rendering della prossima settimana. La sessione è prevista per il 2 luglio alle 15:30-15:45 ora locale presso l'Imperial College London, South Kensington, Londra, Regno Unito.
L'obiettivo dell'azienda è ridurre significativamente la dimensione crescente dei giochi, dovuta principalmente alla qualità delle texture. Le texture sono immagini bidimensionali che rivestono i modelli 3D nei videogiochi, conferendo loro dettagli, colori e realismo. Tuttavia, le texture ad alta risoluzione occupano molto spazio di archiviazione e memoria, rallentando i tempi di caricamento e le prestazioni dei giochi.
La compressione delle texture è una tecnica utilizzata da anni per ridurre le dimensioni dei file, ma spesso comporta una perdita di qualità visiva. L'IA entra in gioco proprio qui, promettendo di comprimere le texture in modo più efficiente, preservando i dettagli e riducendo al minimo gli artefatti.
AMD e NVIDIA stanno sviluppando tecniche diverse, ma entrambe basate sull'utilizzo di reti neurali per analizzare e comprimere le texture. L'obiettivo è quello di ottenere un rapporto di compressione elevato senza compromettere la qualità dell'immagine finale.
Per AMD maggiori dettagli e possibilmente un documento completo saranno rilasciati la prossima settimana, mentre per la tecnica di compressione neurale di NVIDIA presentata al SIGGRAPH 2023 qui di seguito trovate una panoramica di base direttamente dal produttore:
"Il continuo avanzamento del fotorealismo nel rendering è accompagnato da una crescita dei dati di texture e, di conseguenza, da crescenti richieste di archiviazione e memoria. Per affrontare questo problema, proponiamo una nuova tecnica di compressione neurale specificamente progettata per le texture dei materiali. Sblocchiamo altri due livelli di dettaglio, ovvero 16 volte più texel, utilizzando la compressione a basso bitrate, con una qualità dell'immagine migliore rispetto alle tecniche di compressione dell'immagine avanzate, come AVIF e JPEG XL.
Allo stesso tempo, il nostro metodo consente la decompressione on-demand in tempo reale con accesso casuale simile alla compressione della texture a blocchi sulle GPU, consentendo la compressione su disco ememoria. L'idea chiave del nostro approccio è comprimere insieme più texture di materiali e le loro catene mipmap e utilizzare una piccola rete neurale, ottimizzata per ogni materiale, per decomprimerle. Infine, utilizziamo un'implementazione di addestramento personalizzata per ottenere velocità di compressione pratiche, le cui prestazioni superano di un ordine di grandezza quelle dei framework generali, come PyTorch".