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Apex Legends, Metroid Prime 4 e The Outer Worlds, la sincerità sta tornando di moda?

Recenti casi hanno dimostrato che a volte la sincerità è la migliore strategia adottabile per comunicare con l'utenza e anche quella che dà i frutti maggiori.

NOTIZIA di Simone Tagliaferri   —   11/02/2019
Apex Legends
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Apex Legends, Metroid Prime 4 e The Outer Worlds, cosa hanno in comune? Apparentemente nulla, visto che stiamo parlando di tre titoli molto diversi tra loro, eppure qualcosa c'è che permette di avvicinarli, quantomeno idealmente: la sincerità della loro comunicazione e gli ottimi frutti che prodotto.

Del reset dello sviluppo di Metroid Prime 4 abbiamo già ampiamente parlato, ma riassumiamo per comodità: i lavori sul gioco sono ricominciati da zero con un team diverso da quello inizialmente scelto per realizzarlo. Non avendo mostrato nulla di Metroid Prime 4, Nintendo avrebbe potuto nascondersi dietro a mille scuse a annunciare il ritorno della serie nelle mani di Retro Studios in un secondo momento. In fondo non sarebbe stato il primo gioco a uscire con grande ritardo rispetto alle attese. Invece i canali ufficiali della casa di Mario hanno pubblicato un filmato in cui viene chiesta scusa ai fan e viene spiegata per filo e per segno l'intera faccenda. La reazione? Delusa, certo, ma allo stesso tempo piena di comprensione. Niente isterismi e scenate da fine del mondo, insomma.

Parliamone Sincerita Apex Legends

Apex Legends è un caso molto diverso, ma allo stesso tempo simile. Electronic Arts veniva da una sequela di errori di comunicazione immensi, tra Star Wars: Battlefront 2 e Battlefield 5, ma pare aver ritrovato la quadra con un titolo annunciato a sorpresa, che gli sviluppatori di Respawn Entertainment hanno dato in pasto al pubblico pronto e rifinito, con già le microtransazioni attive, senza promettere chissà cosa e senza nascondere nulla. Insomma, hanno dato quello che hanno promesso perché non hanno promesso nulla e dopo il lancio non si sono messi a giocare a nascondino con il pubblico. Anche in questo caso la reazione collettiva è stata più che positiva, come dimostrano i numeri che sta facendo il gioco.

Obsidian Entertainment, infine, parlando di The Outer Worlds in una lunga intervista con Game Informer, ha deciso di raccontare il gioco per quello che è e non per quello che molti sognano possa essere. Gli sviluppatori stessi hanno invitato a non esagerare con l'hype, per non crearsi delle aspettative che sarebbero poi sicuramente disattese. The Outer Worlds sarà un progetto a medio budget in linea con altri titoli di Obsidian, più simile a Knight of the Old Republic 2 che a Fallout: New Vegas. Chi immaginava una reazione violentemente ironica o delusa da parte dei videogiocatori rimarrà deluso, perché anche qui ci sono stati moltissimi apprezzamenti per non aver provato a vendere il gioco per ciò che non sarà.

Ovviamente ci sono molte questioni che in tutti e tre i casi rimangono nebulose (non si può pretendere che venga svelato proprio tutto), ma gli aspetti che interessano maggiormente ai giocatori, e che se gestiti con la classica ipocrisia da reparto PR avrebbero causato sommosse sui social e sui forum specializzati, sono stati messi in campo senza veli, generando reazioni più che positive. In fondo si tratta di un semplice scambio di fiducia: gli sviluppatori / produttori l'hanno data ai loro utenti, che di loro hanno risposto dandola a chi ha deciso di non raccontargli balle per evitare potenziali brutte figure.