Ci risiamo, siamo di nuovo di fronte all'ennesimo confronto fra Apple e l'Unione Europea con, però, quest'ultima che, per la prima volta, vede dei passi in avanti da parte dell'altra compagine nei propri confronti. Stando alle ultime ricostruzioni del Financial Times, pare che Apple stia cercando di andare incontro alle richieste dell'UE e della Commissione Europea - basate sul rispetto del Digital Market Act -.
Di fondo vi è l'intenzione di applicare delle modifiche al proprio App Store e che i negoziati per giungere finalmente ad un accordo siano in corso proprio in queste ore.
La ricostruzione della vicenda e le posizioni di entrambe le compagini
Apple, a marzo, era già stata multata dall'Unione Europea con una sanzione di 500 milioni di euro. Si trattava di una multa nata per via di alcuni ostacoli che, secondo l'UE, Apple stessa aveva posto agli sviluppatori delle applicazioni che sarebbero finite, poi, nell'app store.
In sostanza, Apple non permetteva opzione di pagamento alternative, monopolizzando, così, il mercato. Secondo le attuali regole dell'App Store in Europa, gli sviluppatori possono inserire un solo link esterno al proprio sito web per i pagamenti, ma Apple applica comunque una commissione del 27% su ogni acquisto fatto tramite quel link. Anche questa, una pratica che la Commissione UE ritiene poco corretta.
Il nuovo sistema
Stando, dunque, alle ultime indiscrezioni, Apple pare stia lavorando a delle modifiche alle sue regole anti-steering, che impediscono agli sviluppatori di indirizzare verso pagamenti esterni. Inoltre si sta discutendo anche della Core Technology Fee (CTF), una tassa che Apple impone agli sviluppatori UE: 50 centesimi per ogni installazione all'anno.
Da un lato vi è una posizione molto forte, quella dell'UE, che ha fatto sapere che qualora Apple non dovesse rispettare i piani avrà a disposizione tutti gli strumenti per agire legalmente contro l'azienda. Dall'altra parte c'è Cupertino che, forse, questa volta pare intenzionata ad andare realmente incontro alle normative europee del DMA.