Nell'ambito del recente evento Wonderlust, Apple si è spesa nella presentazione sia dei nuovi prodotti che delle sue presunte e radicali intenzioni in favore dell'ambiente.
Le parole dello scorso settembre in merito al raggiungimento della carbon neutrality per il primo dispositivo dell'azienda, al momento risuonano alquanto opache.
L'affermazione si riferiva in particolare ai nuovi Apple Watch Series 9 ed Ultra 2 e al cinturino FineWoven che sostituisce i precedenti in pelle, un cambiamento ritenuto dalla casa produttrice un grande passo avanti nella riduzione delle emissioni.
Il principale gruppo di consumatori europei, noto come European Consumer Organisation (BEUC), mette ora in discussione le iniziative ecologiche dell'azienda, ponendo in forte dubbio le continue dichiarazioni del colosso di Cupertino riguardo l'azzeramento dell'impatto ambientale dei suoi prodotti entro il 2030.
L'accusa dei consumatori
L'organo di tutela dei consumatori ha sottolineato come le dichiarazioni di Apple sulla carbon neutrality siano fuorvianti poiché basate sull'acquisto di crediti di carbonio, che non rappresentano una soluzione sostenibile al problema del cambiamento climatico.
Monique Goyens, capo dell'associazione, ha dichiarato al Financial Times che tali affermazioni sono scientificamente inesatte e traggono in inganno i consumatori.
Il Parlamento europeo e il Consiglio hanno successivamente concordato di vietare il marketing che fa uso di parole chiave legate al greenwashing, bandendo Apple da termini come "ecologico" e "climaticamente neutro".
Ursula Pachl, vice direttore generale della BEUC, è intervenuta rincarando le accuse sulla "carbon neutrality" che sarebbe un semplice slogan per fare greenwashing, una cortina fumogena da parte delle aziende per manipolare l'idea che stiano adottando misure serie per ridurre l'impatto climatico.
Tuona l'UE
La Commissione Europea si è schierata contro il greenwashing, raccogliendo relativi elogi dal Bureau dei consumatori.
L'accordo politico, raggiunto tra il Parlamento di Strasburgo e il Consiglio, dovrebbe vietare ogni genere di affermazione riguardante la neutralità delle emissioni di carbonio entro il 2026.
Sempre in chiave ambiente, Apple continua a manifestare il suo riguardo nei confronti della piantumazione di alberi in paesi come il Paraguay e il Brasile.
Anche questa iniziativa è però accompagnata dai pareri degli esperti in materia, che sottolineano
come ciò non rappresenti una soluzione volta a risollevare le sorti climatiche del pianeta.
Le critiche sul progetto di riforestazione riguardano l'impiego degli alberi di eucalipto, destinati al taglio entro un decennio.
In risposta ai recenti fatti, Apple enfatizza il suo impegno ambientale, sostenendo che il suo approccio alla decarbonizzazione fornisce un modello rigoroso per le aziende, con una priorità sulla significativa riduzione delle emissioni lungo l'intera catena del valore prima dell'utilizzo di crediti di carbonio di alta qualità.