Apple sta ufficialmente chiudendo un capitolo della sua storia: macOS Tahoe, in arrivo questo autunno, sarà l'ultimo importante aggiornamento software per i Mac dotati di processori Intel. La notizia è stata confermata durante il keynote "Platforms State of the Union" del WWDC 2025, dove Matthew Firlik, senior director of developer relations di Apple, ha annunciato che "macOS Tahoe sarà l'ultima release per i Mac Intel". Si tratta di una decisione attesa da tempo, visto che Apple ha completato la transizione verso i propri chip Apple Silicon già nel 2023 con il lancio del Mac Pro. Con questa mossa, Apple punta a concentrare tutte le risorse sull'ottimizzazione dei propri dispositivi più recenti, lasciando i Mac Intel a un supporto limitato.
Fine di un’epoca per i Mac Intel
Con l'arrivo dei processori Apple Silicon nel 2020, Apple ha progressivamente spostato la propria attenzione verso dispositivi più performanti e integrati. Il 2023 ha segnato la chiusura definitiva del ciclo Intel con il Mac Pro di ultima generazione, e adesso macOS Tahoe rappresenta la chiusura anche a livello software. I Mac Intel compatibili con Tahoe, come il MacBook Pro da 16 pollici del 2019, riceveranno aggiornamenti di sicurezza per tre anni, ma non potranno più accedere a nuove funzionalità e interfacce. Apple lo ha confermato tramite la portavoce Lauren Klug, evidenziando come l'obiettivo sia "focalizzare tutta l'innovazione sul mondo Apple Silicon", sottolineando l'importanza per gli sviluppatori di migrare le proprie app verso le nuove architetture.
L'abbandono dei Mac Intel non arriva a sorpresa: da anni, Apple spinge i propri utenti verso i modelli dotati di chip M1, M2 e M3. Tuttavia, la chiusura definitiva con Tahoe evidenzia il cambio di passo voluto da Cupertino, che non intende più investire risorse per portare avanti due piattaforme distinte. Anche le novità estetiche di macOS Tahoe, come il design Liquid Glass, saranno disponibili solo sui modelli più recenti, evidenziando la volontà di Apple di lasciare indietro i dispositivi più datati e puntare tutto sul proprio ecosistema.
Un addio graduale con aggiornamenti di sicurezza
Nonostante lo stop agli aggiornamenti principali, Apple continuerà a fornire aggiornamenti di sicurezza per i Mac Intel ancora supportati, con una finestra temporale di tre anni. Si tratta di una prassi consolidata per garantire la protezione degli utenti da eventuali vulnerabilità, ma anche di un modo per accompagnare con gradualità la transizione verso i dispositivi Apple Silicon. La lista dei dispositivi compatibili con macOS Tahoe comprende i MacBook Air e Pro con Apple Silicon (dal 2020 in poi), ma anche il MacBook Pro da 16 pollici del 2019 e l'iMac 2020. Tuttavia, sarà l'ultima volta che questi modelli riceveranno un aggiornamento completo del sistema operativo.
Apple spiega che l'interruzione degli aggiornamenti principali non significa la fine del supporto immediato, ma segna un punto di non ritorno per i Mac Intel. La decisione consentirà all'azienda di concentrare tutte le energie sull'ecosistema Apple Silicon, che ha già dimostrato enormi benefici in termini di prestazioni, efficienza energetica e integrazione software. I modelli dotati di chip M1, M2 e M3 potranno così sfruttare appieno tutte le novità del futuro, mentre i Mac Intel resteranno fermi a Tahoe, con la sola possibilità di ricevere patch di sicurezza e correzioni di bug.