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Apple vs. Epic, il giudice non vede differenze tra Netflix e Game Pass: perché uno sì e l'altro no?

Nella giornata di udienze del processo tra Apple e Epic Games, il giudice ha detto di non vedere differenze tra Netflix e Game Pass: perché uno sì e l'altro no?

NOTIZIA di Luca Forte   —   06/05/2021

Il processo tra Apple e Epic Games è molto più complesso e articolato di quanto in molti avrebbero mai immaginato. Le due compagnie, infatti, non stanno solo discutendo sull'esclusione di Fortnite dall'App Store, ma il cuore della difesa di Epic è virato su di un "Apple ha atteggiamenti monopolistici?". Per dimostrare questa tesi, gli avvocati di Epic Games stanno letteralmente chiamando in ballo mezza industria dei videogiochi, portando alla luce diversi accordi, intrecci e rapporti solo immaginati dall'esterno. Nella giornata di ieri il giudice della corte di Oakland è rimasto stupito dal fatto che Apple consenta di vedere attraverso Netflix tutti i film che si vuole, mentre non vuole fare la stessa cosa con i giochi contenuti all'interno dell'Xbox Game Pass: perché a un servizio è consentito e all'altro no?

Per dimostrare che Apple limiti la competizione su iOS con una burocrazia e un sistema di regole che scoraggia ogni tipo di iniziativa, la corte ha chiamato a deporre Lori Wright, vice presidente delle divisione gaming, media and entertainment di Microsoft. Durante la sua deposizione, Wright ha detto che Apple non ha consentito a Microsoft di pubblicare un'app Xbox Game Pass direttamente sull'App Store, perchè voleva che ogni gioco avesse una specifica installazione.

Lori Wright, vice presidente gaming, media and entertainment di Microsoft.
Lori Wright, vice presidente gaming, media and entertainment di Microsoft.

Al che la corte è rimasta stupita, chiedendo che differenze potessero esserci tra Netflix, che consente di vedere tutti i film attraverso la sua app, e Xbox Game Pass, che consente di giocare via streaming ai giochi contenuti. "È perché non volete usare un modello di abbonamento?", ha chiesto il giudice alla Wright che, ovviamente, ha risposto che il modello di Microsoft è esattamente quello. Apple "consente di fare a Netflix quello che Netflix fa, ma non consente a noi di fare quello che Netflix fa. E ci richiede un'applicazione separata per ogni gioco, che deve essere scaricato singolarmente" ha precisato la vice presidente del gaming, media and entertainment di Microsoft.

Una cosa che sarebbe un netto svantaggio rispetto a Apple Arcade, un servizio che in qualche modo è considerato concorrente all'Xbox Game Pass.