Pikachu è un topo giallo elettrico amico di Ash e una delle più importanti mascotte del mondo dei Pokémon, amato da grandi e piccini, ma al tempo stesso è anche un simbolo delle proteste popolari in giro per il mondo.
La creaturina (non) tascabile è infatti più volte apparsa in diversi formati all'interno di una serie di proteste e l'ultimo esempio è la Serbia.
Le proteste in Serbia e il ruolo di Pikachu
Prima, una piccola premessa. In Serbia sono in corso da novembre sempre più proteste contro il governo di Aleksandar Vucic, che è al potere da 12 anni. Da poco, i dimostranti hanno dichiarato che il governo del presidente è "illegittimo", hanno mosse accuse di corruzione e negligenza (che avrebbero portato anche a un incidente in una stazione ferroviaria che ha ucciso 16 persone) e si sono scontrati con la polizia nella capitale, Belgrado, chiedendo nuove elezioni.
Inspired by a scene from the protests in Turkey, Pikachu became one of the symbols of the Serbian protests as well.
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Durante le proteste più recenti, è stata poi scattata la foto che vedete nel post di Reddit qui sopra: i videogiocatori hanno rapidamente notato Pikachu e hanno fatto il collegamento con altre situazioni nelle quali dei manifestanti hanno sfruttato il topo giallo come simbolo di libertà, ad esempio in Turchia e negli USA.
Ovviamente non è un simbolo ufficiale e usato in modo ampio da molte persone, ma non pare un caso che il manifestante abbia alla cintola un pupazzetto di Pikachu.
Con questo, Nintendo è a due personaggi che vengono associati in qualche modo con delle lotte contro il potere costituito o il capitalismo: parliamo ovviamente di Luigi che è diventato un termine violento secondo l'algoritmo di Reddit.