Secondo un rapporto pubblicato da Vedomosti, gli acquisti di iPhone da parte del governo russo nei primi nove mesi del 2024 sono aumentati di quattro volte rispetto allo stesso periodo del 2023. Questo incremento è avvenuto nonostante le preoccupazioni di sicurezza e il divieto per alcuni funzionari di utilizzare dispositivi Apple.
Quadruplicano le vendite
Nel giugno 2023, il Servizio di Sicurezza Federale russo (FSB) aveva accusato gli Stati Uniti di aver condotto un'operazione di spionaggio che aveva compromesso migliaia di iPhone utilizzando sofisticati software di sorveglianza, un'affermazione che Apple ha smentito.
L'anno scorso, il quotidiano Kommersant aveva riportato che il Cremlino aveva chiesto ai funzionari coinvolti nella preparazione delle elezioni presidenziali del 2024 di non utilizzare iPhone, per timore che i dispositivi fossero vulnerabili alle operazioni di intelligence occidentali. Inoltre, il ministero digitale russo aveva vietato ai dipendenti l'uso di iPhone e iPad per scopi lavorativi, tra cui email e applicazioni.
Importazione parallela
Secondo Vedomosti, citando un rappresentante della piattaforma di trading Tenderplan, il valore dei contratti per gli iPhone nel periodo da gennaio a settembre 2024 ha raggiunto i 6,9 milioni di rubli (circa 71.469 dollari), rispetto agli 1,6 milioni di rubli dell'anno precedente. Queste informazioni ad ora non sono verificabili, ma il governo russo non ha ancora rilasciato alcuna dichiarazione contraria. Nonostante il conflitto in corso con l'Ucraina e la sospensione delle esportazioni di Apple verso la Russia, gli iPhone continuano a essere molto richiesti nel Paese. I consumatori russi, infatti, non sembrano scoraggiati dall'aumento dei prezzi e si affidano all'importazione parallela per ottenere i dispositivi. Questo metodo, reso legale dal governo russo, consente di importare beni senza il permesso ufficiale dei proprietari del marchio.
L'iPhone 16, il più recente modello di Apple, è di conseguenza in vendita in Russia e sta riscontrando un costante aumento della domanda, nonostante le difficoltà legate alle sanzioni internazionali e ai rischi percepiti legati alla sicurezza.