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Un avvocato di Nintendo parla degli emulatori e se siano effettivamente illegali

Gli emulatori sono sempre uno dei prodotti più utilizzati dai videogiocatori, soprattutto per il retrogaming, ma quanto sono illegali nel dettaglio? Un avvocato di Nintendo ha commentato la questione.

NOTIZIA di Nicola Armondi   —   15/01/2025
Nintendo Switch rossa

L'emulazione dei videogiochi è illegale o no? Sappiamo tutti che è una zona grigia e serve poco per far sì che le grandi compagnie blocchino tutto.

Ora, Koji Nishiura - consulente in materia di brevetti e vice direttore generale del dipartimento di proprietà intellettuale di Nintendo - ci dice la sua durante un evento che ha avuto luogo a Tokyo.

Le parole dell'avvocato di Nintendo

"Per cominciare, gli emulatori sono illegali o no? Questo è un punto spesso dibattuto. Sebbene non si possa affermare immediatamente che un emulatore sia illegale di per sé, può diventarlo a seconda di come viene utilizzato", spiega Nishiura.

L'avvocato di Nintendo Koji Nishiura
L'avvocato di Nintendo Koji Nishiura

Se un emulatore copia un programma appartenente al dispositivo di gioco che sta imitando, ciò può costituire una violazione del copyright. Se l'emulatore ha una funzione che disabilita meccanismi di sicurezza come la crittografia (legalmente denominati "misure tecniche di protezione"), può essere considerato una violazione della legge giapponese sulla prevenzione della concorrenza sleale, secondo Nishiura (spiega anche che al di fuori del Giappone, quest'ultima è probabilmente stipulata nella legge sul copyright).

Citando un altro esempio di uso illegale, l'avvocato di Nintendo spiega che se un emulatore contiene link a fonti da cui è possibile scaricare giochi piratati, può essere considerato una cosiddetta "app a portata di mano" dalla legge giapponese, e quindi costituire una violazione della legge sul copyright.

Nishiura ricorda che Nintendo ha intentato cause legali ed emesso avvertimenti negli Stati Uniti e in altri Paesi per diversi emulatori di Switch a causa del secondo punto citato: contenevano meccanismi che disabilitavano le misure tecniche di protezione di Nintendo.

Il fatto che gli emulatori permettano di riprodurre copie illegali dei giochi non è un problema solo per Nintendo, sottolinea Nishiura. Piuttosto, ha un impatto negativo su tutti gli sviluppatori che producono software per i dispositivi Nintendo. Per questo motivo l'azienda sta rafforzando le misure contro gli strumenti illegali come gli emulatori, afferma Nishiura. A titolo di esempio, cita la causa intentata da Nintendo nel 2009 contro i distributori del Game Backup Device, che consentiva di riprodurre versioni pirata dei giochi per Nintendo DS. All'epoca, oltre 50 sviluppatori di software si unirono a Nintendo come querelanti e vinsero la sentenza.

Vi segnaliamo anche che Nintendo ora possiede il dominio web di Ryujinx, il noto emulatore di Nintendo Switch.