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I bambini che videogiocano ottengono risultati migliori nei test cerebrali, ma non si sa perché

I bambini che giocano ai videogiochi tendono a ottenere dei risultati migliori quando vengono sottoposti a dei test cerebrali: non si sa però il motivo.

NOTIZIA di Nicola Armondi   —   26/10/2022

I bambini che giocano con i videogiochi hanno una memoria migliore e un migliore controllo delle loro capacità motorie rispetto a quelli che non videogiocano: questo è quanto a rivelato un nuovo studio che analizza le funzioni cerebrali dei giovani. I videogiochi potrebbero però non essere responsabili di queste differenze: lo studio non è infatti in grado di dire quali siano le cause.

"Questo studio si aggiunge alla nostra crescente comprensione delle associazioni tra l'uso dei videogiochi e lo sviluppo del cervello", ha dichiarato Nora Volkow, direttrice del National Institute on Drug Abuse, in un comunicato.

Lo studio ha utilizzato i dati dello studio Adolescent Brain Cognitive Development (ABCD), che è stato avviato nel 2018 e sta seguendo lo sviluppo cerebrale di migliaia di bambini negli Stati Uniti durante la loro crescita verso l'età adulta. I partecipanti vengono sottoposti periodicamente a una serie di valutazioni, tra cui imaging cerebrale, compiti cognitivi, screening della salute mentale, esami della salute fisica e altri test.

I bambini hanno sempre più facile accesso ai videogiochi, anche senza investimenti economici
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Per studiare il rapporto tra videogiochi e cognizione, il team di ricerca di questo nuovo studio ha attinto alla prima serie di valutazioni dello studio ABCD. Si tratta di dati relativi a 2.217 bambini di nove e dieci anni. Lo studio ABCD chiedeva ai partecipanti quante ore di videogiochi giocassero in un tipico giorno della settimana o del fine settimana. Il team di ricerca ha diviso il gruppo in videogiocatori (bambini che giocavano almeno 21 ore a settimana) e non videogiocatori (bambini che non giocavano ai videogiochi ogni settimana). I bambini che giocavano solo occasionalmente non sono stati inclusi nello studio. Poi, il team di ricerca ha esaminato le prestazioni dei bambini su test che misurano l'attenzione, il controllo degli impulsi e la memoria.

Lo studio ha rilevato che i videogiocatori hanno ottenuto risultati migliori nei test. Inoltre, presentavano differenze nei modelli di attività cerebrale rispetto ai non giocatori: avevano una maggiore attività nelle regioni cerebrali coinvolte nell'attenzione e nella memoria quando eseguivano i test. In particolare, non sono state riscontrate differenze tra i due gruppi per quanto riguarda le misure di salute mentale (un'ulteriore prova che confuta i timori diffusi che i videogiochi siano dannosi per il benessere emotivo).

Questo studio si aggiunge a un'ampia serie di lavori che mostrano differenze nel cervello dei giocatori rispetto a quello dei non giocatori e che suggeriscono che i giocatori hanno un vantaggio su alcuni tipi di funzioni cerebrali.

Ma nonostante tutto questo lavoro, non è ancora chiaro perché ci siano differenze tra giocatori e non giocatori in questa fascia d'età. Potrebbe essere che i videogiochi causino i miglioramenti della cognizione. Potrebbe anche essere che le persone che hanno già una migliore attenzione per compiti come quelli di questo studio siano più attratte dai videogiochi. Inoltre, esistono diversi tipi di videogiochi: questo nuovo studio, ad esempio, non ha chiesto a quali giochi giocassero i partecipanti.

"Permangono grandi lacune nelle nostre conoscenze su questo argomento", ha scritto Kirk Welker, neuroradiologo della Mayo Clinic, in un commento che accompagna lo studio.