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Bandai Namco rilancia la Light Gun di Time Crisis e vuole preservare la sua storia recuperando i vecchi giochi

Bandai Namco ha avviato una politica di preservazione del software storico del proprio catalogo e punta a rilanciare anche i videogiochi più vecchi e dimenticati nel tempo.

NOTIZIA di Giorgio Melani   —   28/06/2025
Pac-Man

In occasione della campagna di raccolta fondi su Kickstarter per il rilancio della light gun "G'Aim'e", che punta a far tornare giocabile titoli tipo Time Crisis, è stata pubblicata un'intervista con Tassei Denki, la compagnia dietro al progetto, insieme a Ryoichi Kaku di Bandai Namco, dalla quale è emersa l'intenzione della compagnia di preservare la sua storia recuperando anche giochi dimenticati nel tempo.

Il progetto "G'aim'e" è una collaborazione tra Tassei Denki e Bandai Namco attraverso Kickstarter che ha già superato ampiamente il target per il crowdfunding (anzi, l'ha praticamente decuplicato): si tratta di una pistola in stile light gun in grado di sfruttare l'intelligenza artificiale per proporre un sistema di mira preciso ma senza la necessità di ricevitori o schermi CRT su cui si basava tale tecnologia.

L'iniziativa, sebbene sia molto specifica, sembra faccia parte di una nuova politica interna a Bandai Namco che punta al recupero di giochi e serie storiche, anche tra le meno conosciute all'interno del proprio catalogo.

Un'ampia operazione di preservazione e recupero

Il recupero della pistola Light Gun consentirà il rilancio di titoli come Time Crisis, Point Blank, Steel Gunner e altri, ma l'iniziativa sembra non sia destinata a fermarsi a questi.

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A quanto pare, Bandai Namco sta effettuando un'ampia opera di ricerca e recupero di giochi del passato, anche attraverso un notevole sforzo sul fronte ingegneristico: "Fortunatamente, Bandai Namco Research ha archiviato le risorse di sviluppo per anni. Abbiamo dovuto scavare tra i vecchi documenti per trovare le risposte. Molti degli ingegneri dell'epoca sono andati in pensione, quindi abbiamo dovuto affidarci esclusivamente alla documentazione o esaminare i cabinati e i filmati originali. È stato come risolvere un mistero, pezzo per pezzo", ha spiegato Kaku.

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"È proprio questo il significato dello sviluppo di un software come questo nella nostra azienda. Normalmente, video, musica ed esperienze andrebbero persi quando l'hardware originale scompare. Noi vogliamo preservare queste cose per le generazioni future. Abbiamo materiali archiviati, ma il nostro vero obiettivo è conservare le versioni funzionanti. Riteniamo inoltre prezioso il fatto che questi oggetti possano essere trasformati in prodotti commerciali come questo, e questo ci spinge a impegnarci".

Dunque attendiamo di vedere quali altri giochi verranno recuperati dall'archivio storico di Bandai Namco, a questo punto.