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Blizzard: manager di WoW Classic si dimette protestando contro il sistema di voti per i dipendenti

Brian Birmingham, ex lead e veterano di Blizzard, ha puntato il dito contro l'azienda e il suo sistema di valutazione del personale.

NOTIZIA di Stefano Paglia   —   24/01/2023
Blizzard: manager di WoW Classic si dimette protestando contro il sistema di voti per i dipendenti
World of Warcraft Classic
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Brian Birmingham, sviluppatore veterano di World of Warcraft Classic, ha annunciato su Twitter di aver lasciato Blizzard per protestare contro il sistema di valutazioni dei dipendenti, dopo essere stato costretto a dare un voto basso a uno sviluppatore per raggiungere la quota imposta dai piani alti.

Come raccontato da un report di Bloomberg e confermato successivamente dallo stesso Birmingham, nel 2021 Blizzard ha implementato un sistema chiamato "stack ranking", in cui dipendenti vengono classificati su un diagramma a campana, con i manager che fondamentalmente devono assegnare forzatamente un certo numero di valutazioni positive e negative per rispettare lo schema, influenzando i bonus elargiti dall'azienda e le possibilità di avanzare di carriera.

In particolare, stando alle fonti di Bloomberg, i manager sono costretti a dare un ranking "developing", un voto negativo che riduce i bonus in denaro e le possibilità di ottenere aumenti e promozioni, ad almeno un 5% del loro team, anche qualora un dipendente non lo meritasse.

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Birmingham prima di dimettersi ha scritto una lunga mail ai suoi colleghi, esprimendo frustrazione contro il sistema di valutazioni imposto da Blizzard. Ha scritto che lui e altri manager del team di World of Warcraft erano riusciti negli ultimi due anni ad aggirare o saltare il sistema di valutazioni, al punto che pensavano non fosse neppure più in vigore. Tuttavia recentemente Brimingham è stato costretto ad assegnare un voto "developing" a uno sviluppatore di "successo" per raggiungere la quota prefissata, la proverbiale goccia che ha fatto traboccare il vaso.

"Quando i leader dei team hanno chiesto perché dovevamo farlo, i direttori di World of Warcraft hanno spiegato che, sebbene non fossero d'accordo, le ragioni addotte dalla leadership erano che era importante spremere gli sviluppatori con risultati peggiori per assicurarsi che tutti continuassero crescere", ha scritto Birmingham nell'e-mail, riportata da Bloomberg.

"Questo tipo di politica incoraggia la concorrenza tra dipendenti, il sabotaggio del lavoro reciproco, il desiderio che le persone si trovino in team con basse prestazioni in cui possono risultare i lavoratori migliori, e alla fine erode la fiducia e distrugge la creatività".

In pratica, secondo Birmingham il sistema non sarebbe solo potenzialmente ingiusto, ma non riuscirebbe neppure a raggiungere il risultato sperato, ovvero quello di aumentare la produttività.