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Call of Duty: Modern Warfare II: campagna inizia spettacolarizzando un crimine internazionale USA

La campagna di Call of Duty: Modern Warfare II inizia spettacolarizzando uno dei crimini internazionali commessi dagli USA negli ultimi anni.

NOTIZIA di Simone Tagliaferri   —   23/10/2022

La campagna di Call of Duty: Modern Warfare II, già accessibile da chi ha prenotato il gioco, inizia in un modo decisamente controverso: spettacolarizzando uno dei più recenti crimini internazionali commessi dagli Stati Uniti, come riportato dal nostro collega Gianluca Musso (vedere la fonte) e verificabile da chiunque abbia il gioco.

Attenzione, perché stiamo per dare un'anticipazione sull'inizio di Call of Duty: Modern Warfare II. Se non volete averne, evitate di continuare a leggere.

Di base, in una missione il giocatore può guidare il missile che il 3 gennaio 2020, quando Donald Trump era ancora presidente, uccise il generale iraniano Qasem Soleimani, uno degli uomini più influenti del paese. Dal 1998 fino alla morte, Soleimani fu capo della Niru-ye Qods, l'unità delle Guardie della Rivoluzione, che aveva il compito di diffondere l'ideologia khomeinista fuori dalla Repubblica Islamica.

Figura sicuramente controversa, almeno per l'ottica occidentale, Soleimani fu ucciso per rappresaglia da un drone USA, durante un attacco all'aeroporto internazionale di Baghdad. Fu la risposta americana ad alcune aggressioni subite nei giorni precedenti, una alla base aerea K-1 di Kirkuk il 29 dicembre 2019 e l'altra all'ambasciata statunitense a Baghdad il 31 dicembre 2019.

Comunque la si pensi, è giusto sottolineare come per l'ennesima volta la serie Call of Duty sia stata utilizzata per normalizzare verso il grande pubblico quello che molti considerano un crimine di guerra degli Stati Uniti, ossia sostanzialmente per fare propaganda.