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Call of Duty: Warzone, nuova ondata di ban da parte di Activision e non è l'ultima

Come promesso qualche giorno fa, Activision sta utilizzando il pugno di ferro contro i cheater di Call of Duty: Warzone: nuova ondata di ban e non sarà l'ultima.

NOTIZIA di Luca Forte   —   10/02/2021

Come promesso qualche giorno fa, Activision ha dichiarato guerra i cheater che stanno rovinando l'esperienza di Call of Duty: Warzone principalmente su PC. In queste ore, infatti, il publisher avrebbe bannato per sempre un gran numero di nuovi utenti e sarebbe pronta con la controffensiva.

Pochi giorni fa sono stati eseguiti i primi 60.000 ban di Call of Duty Warzone, mentre ieri Raven Software ha comunicato di aver avviato la seconda ondata. Lo stesso studio di sviluppo ha detto che le azioni contro i cheater non sono finite e preso arriveranno metodi anti-cheat "su tutti i fronti".

"Un'altra ondata di ban è stata fatta in Warzone. Abbiamo aumentato gli sforzi anti-cheat su tutti i fronti. E altri arriveranno. Manteniamo Warzone pulito!" ha scritto lo studio su Twitter.

Queste iniziative fanno parte di una campagna più ampia annunciata da Activision qualche giorno fa, che i fan, però, hanno un po' preso sotto gamba. Il publisher e Raven Software, però, stanno dimostrando di voler ripulire il gioco, soprattutto su PC. Gli utenti console, infatti, disattivando il cross-play sono relativamente al riparo dal problema.

Come molti sottolineano, però, i ban non possono essere l'unica risposta: basta creare un nuovo account e i cheater possono tornare a flagellare il battle royale impuniti. La lotta, quindi, è stata spostata sia internamente, creando nuovi sistemi software anti cheat, sia esternamente, attraverso diverse campagne per bloccare quelle società/siti internet che vendono programmi per imbrogliare ai giocatori meno leali.

La lotta è comunque solo all'inizio: i cheater sono costantemente in evoluzione e Activision non dovrà abbassare la guardia se vorrà mantenere il proprio battle royale libero da questa piaga.