Carl Pei, CEO dell'azienda, ha risposto alle critiche sul nuovo Nothing Phone (3), parlando in particolare del design insolito, del nuovo Glyph Matrix e delle prestazioni dello smartphone. Pei ha infatti condiviso un video su YouTube in cui reagisce ai commenti di alcuni recensori. Gli argomenti trattati sono stati diversi (a fine articolo potrete trovare il video completo), ma a conti fatti il fulcro dell'intera questione è uno solo: è un prodotto particolare che si può amare oppure odiare, ed è "giusto così", secondo il CEO.
Un design particolare
Il CEO ha innanzitutto parlato del design di questo smartphone, criticato da molti utenti, e lo ha difeso a spada tratta. "Abbiamo progettato un prodotto di cui siamo davvero orgogliosi e ad alcuni piace, ad altri no, ma va bene così. Da un lato, è fantastico avere così tanti utenti che ci apprezzano, ma dall'altro, penso che con il Phone (3) si sia esagerato un po'", ha detto, aggiungendo poi che alcuni dipendenti sono stati addirittura oggetto di molestie.
Ovviamente il protagonista di questo nuovo smartphone è il Glyph Matrix, di cui vi abbiamo parlato nel nostro articolo dedicato. In particolare, Marques Brownlee avrebbe espresso molti dubbi sul suo utilizzo da parte degli sviluppatori. Pei sarebbe ben consapevole delle limitazioni attuali. Ha poi commentato uno screenshot legato al "vibe coding", ovvero un tipo di programmazione che si basa su un forte uso di IA generativa, tuttavia ricca di bug e problematiche.
"Abbiamo una piattaforma piccola, non come iOS con un miliardo di utenti. Quindi, quando gli sviluppatori allocano risorse, non possono destinarne molte a una piattaforma piccola", ha detto. "Tuttavia, l'altro punto a cui forse non ha pensato (l'autore dello screenshot) è che il costo di produzione del software sta scendendo a zero nel tempo. Quindi penso che in futuro ci sarà un ricco ecosistema di Glyph Toys".
Un flagship con prestazioni inferiori?
Anche Arun Maini ha espresso perplessità sul chipset, ovvero lo Snapdragon 8s Gen 4 al posto dello Snapdragon 8 Elite. Da alcuni benchmark, infatti, sono emerse prestazioni di picco inferiori ai top di gamma del 2024. Pei si è giustificato sostenendo che un flagship è caratterizzato da diversi elementi, non solo dal processore.
"Quando si tratta di creare un'esperienza smartphone davvero ottimale, il processore conta, ma lo fanno anche la fotocamera, il display, la batteria e l'intero sistema. E quando si sceglie un dispositivo Nothing, oltre a questo, contano anche il design industriale e il software".