Dopo il lancio iniziale per gli utenti Team, Enterprise ed Education, OpenAI ha avviato il rilascio della modalità registrazione anche per gli abbonati ChatGPT Plus che utilizzano l'app su macOS. Si tratta di una nuova funzione, Record Mode in inglese, pensata per agevolare la presa di appunti durante riunioni o chiamate, sfruttando le capacità dell'intelligenza artificiale.
La funzione è stata anticipata durante una presentazione aziendale a giugno, e ora comincia a essere disponibile per un pubblico più ampio. Con un'interfaccia discreta e un funzionamento locale, Record Mode si distingue da altri assistenti IA per riunioni, ponendosi come uno strumento utile per chi lavora da desktop.
Come funziona Record Mode per MacOS
La modalità Record si attiva tramite un semplice pulsante "rec" integrato nell'interfaccia dell'app ChatGPT per macOS. Una volta premuto, il sistema inizia a registrare l'audio del dispositivo, permettendo così di catturare le conversazioni che avvengono durante una videochiamata o una conferenza, anche se realizzata su piattaforme esterne. Terminata la registrazione, l'audio viene caricato sui server di OpenAI per essere elaborato. Il sistema trascrive automaticamente il contenuto e genera una sintesi strutturata della conversazione: tra gli elementi riportati figurano un riassunto generale, i punti chiave emersi, eventuali domande aperte e una lista di azioni da intraprendere.
Uno degli aspetti che rende interessante Record Mode è l'assenza di una presenza attiva nella riunione. A differenza di altri strumenti IA per la produttività, che si collegano alla chiamata come partecipanti virtuali, ChatGPT ascolta direttamente l'audio in locale, senza dover "entrare" nella riunione. Questo rende l'esperienza più trasparente per l'utente, ma allo stesso tempo solleva questioni di tipo normativo e legale. Proprio su questo punto OpenAI ha pubblicato un avviso chiaro: la responsabilità di utilizzare correttamente la funzione, nel rispetto delle leggi locali sulla privacy e la registrazione delle conversazioni, ricade interamente sull'utente.
La funzionalità è comunque pensata per rispondere a un'esigenza crescente tra professionisti e lavoratori in remoto: poter documentare le discussioni senza dover ricorrere a note manuali, riducendo al minimo il rischio di perdere informazioni importanti. L'automazione del processo, dalla registrazione alla trascrizione e all'organizzazione dei contenuti, si inserisce nel filone degli strumenti di supporto alla produttività alimentati dall'intelligenza artificiale.
Nonostante sia ancora limitata alla versione per macOS e agli utenti Plus, è probabile che la funzione venga estesa in futuro ad altre piattaforme. OpenAI, infatti, sta continuando a espandere le capacità della propria app desktop, integrando strumenti che vanno oltre la semplice interazione testuale e che si rivolgono sempre più a casi d'uso reali e professionali.
Voi che cosa ne pensate? Vi potrebbe tornare utile questa funzione? Diteci la vostra nei commenti qua sotto. Intanto Meta punta a superare OpenAI e Google: Hyperion sarà un data center IA da 5GW.