Leggiamo il ricordo del grande Clive Sinclair, il padre tra gli altri sello ZX Spectrum, da poco deceduto dopo una lunga malattia, nelle parole del grande Mel Coucher, uno dei padri dell'industria videoludica europea cui dobbiamo l'indimenticabile Deus Ex Machina.
"Una volta, tanti anni fa, andai a una festa di Natale abbastanza sregolata che si teneva in una grossa casa vicino a Cambridge. Trovai rifugio in fondo alla cucina, dove mi imbattei in un elfo allampanato con dei grossi occhiali tondi. Avrebbe avuto i capelli rossi se non fosse stato baciato dalla calvizie precoce. Dopo aver guardato il pavimento e un paio di tette di passaggio, cominciò a parlare di una grande opportunità per i consumatori nel campo dei micro computer casalinghi. Mi disse che potevano servire a gestire i conti di casa, a risolvere dei problemi matematici e a stilare inventari. Gli risi in faccia, quindi gli dissi che i micro computer sarebbero stati utilizzati per fare stupidaggini e per giocare. Mi guardò come se fossi completamente ubriaco, e di fatto lo ero. Confesso che eravamo più che ubriachi e avevamo bisogno di pisciare. Quando sparì nel bagno, chiesi a uno gnomo di passaggio chi era quel miserabile tizio pelato con gli occhiali tondi e lucenti. "Lui? Non badarci. È Clive Sinclair." Poco tempo dopo, Sinclair ha cambiato il mondo di tutti quelli che erano a quella festa e di un sacco di gente che non c'era.
Dicono che ho fondato la prima compagnia di videogiochi nel Regno Unito. Era il 1977. In altre parole, io già c'ero prima che lo Z80 fosse un must have. Scrivo queste parole come una confessione del fatto che risi in faccia a Clive Sinclair e non lo ringraziai mai per il dono che fece a tutti quanti. Quindi eccomi qua... scusa Clive, ma io avevo ragione e tu avevi torto. Tu hai lanciato i computer su questa Terra per permettere a tutti noi di fare stupidaggini e giocare. Ci mancherai."