Cooking Mama: Cookstar, forse non tutti lo sanno, è stato al centro di un grosso mistero che ha portato anche all'elaborazione di ipotesi inquietanti e cospirazioni assortite sulla possibilità che venisse utilizzato per il mining di criptovalute, legate anche alla sua improvvisa sparizione dal mercato, ma potrebbe essere arrivato il momento della spiegazione completa dello strano caso.
Il gioco è uscito pochi giorni fa in USA su Nintendo Switch ma è stato ritirato poco dopo dal mercato, sia per quanto riguarda le copie fisiche che quelle digitali e non è tutt'ora rintracciabile né nei negozi né sull'eShop, senza aver mai avuto spiegazioni su questa scomparsa improvvisa, sebbene risulti disponibile presso alcuni rivenditori online, come Amazon. Ad aggiungere ulteriore mistero al tutto, anche uno strano silenzio da parte del team di sviluppo che ha creato il brand e di quello che dovrebbe aver sviluppato effettivamente il capitolo in questione: Office Create, il team nipponico che ha creato Cooking Mama, sembrava non sapere nulla di Cookstar, che pare sia stato sviluppato in maniera quasi indipendente da 1st Playable Productions e pubblicato da Planet Entertainment, una compagnia che sembrava specializzata in tecnologia blockchain e che nel vecchio comunicato di presentazione del gioco menzionava proprio questa come una caratteristica di Cooking Mama: Cookstar.
Le cose si sono fatte ancora più strane in seguito, quando è iniziata a spargersi la voce che il gioco per Nintendo Switch effettuasse il mining di criptovalute all'insaputa dei giocatori, addirittura surriscaldando le console e mettendo a rischio i dati personali degli utenti. Quest'ultima teoria, se non altro, è stata messa infine a tacere dalla netta smentita arrivata da 1st Playable, che è tornato a parlare su Twitter dopo oltre due anni di silenzio assoluto, insieme all'account ufficiale del gioco gestito da Planet Entertainment.
"Su internet sono emerse voci sul fatto che Cooking Mama: Cookstar contenga caratteristiche legate a criptovalute e blockchain in grado di surriscaldare Nintendo Switch, questo è assolutamente falso. Presso Planet Entertainment, abbiamo esplorato la tecnologia blockchain e le criptovalute, abbiamo valutato queste opzioni come possibilità per consentire ai giocatori di scambiare oggetti in-game, in ogni caso abbiamo solo esplorato la teoria dietro il concetto, non l'implementazione, Cooking Mama: Cookstar, come qualsiasi altro nostro titolo, non utilizza tecnologia simile".
La posizione è stata ribadita anche da 1st Playable: "Come sviluppatori possiamo dire con certezza che non ci sono criptovalute o raccolta di dati o blockchain o qualsiasi altra cosa del genere nascoste nel codice. Nintendo Switch è una piattaforma molto sicura, che non soffre di alcun problema legato alla sicurezza dei dati o della privacy come succede in alcuni casi con le piattaforme mobile o con PC".
Screenrant ha avuto modo parlare direttamente con gli sviluppatori per avere qualche delucidazione in più sulla rimozione del gioco dal mercato: "C'è una battaglia legale tra il publisher, Planet Entertainment e la compagnia che gestisce la proprietà intellettuale, Office Create", questo perché a quanto pare "Planet Entertainment ha rilasciato il gioco contro al parere di Office Create, che avrebbe voluto evitare la pubblicazione sul mercato e forse avrebbe voluto la cancellazione del gioco".
Come raccontato dagli sviluppatori, sembra ci sia stato un vero e proprio conflitto fra il team 1st Playable e i creatori del brand, Office Create: a detta degli sviluppatori questi ultimi avrebbero avuto un atteggiamento estremamente conflittuale nei loro confronti durante le fasi di programmazione di Cooking Mama: Cookstar, cercando anche di bloccare i lavori.
Planet Entertainment ha poi deciso di procedere con la pubblicazione sul mercato una volta concluso lo sviluppo, ma questo si è rivelato essere contro il parere di Office Create, la quale ha avviato una battaglia legale bloccando la distribuzione del gioco sul mercato. Stranamente, sembra che lo stesso team 1st Playable non sapesse nulla dell'avvenuta pubblicazione e a questo punto ci sono grossi dubbi sul fatto che il gioco possa tornare sul mercato in via ufficiale, ma quantomeno sembra che tutta la questione sulle criptovalute sia stata definitivamente smontata.