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Coronavirus, si scambiano PS4 e giochi, ma in modo losco: denunciati dalla polizia

A Lecce due uomini sono stati denunciati a causa di uno scambio sospetto, che si è rivelato essere relativo a PS4 e alcuni giochi da prestare da uno all'altro.

NOTIZIA di Giorgio Melani   —   19/03/2020

Una scena che ha dell'incredibile si è svolta a Lecce nei giorni scorsi, quando un semplice prestito di PS4 e videogiochi si è trasformato in una sorta di inseguimento in stile Starsky & Hutch, a dimostrazione di come le cose siano decisamente cambiate nell'Italia sconvolta dal coronavirus.

Immaginate la situazione: due uomini, uno sui 45 anni e l'altro sui 20, due auto e un pacco misterioso presso il parcheggio di un distributore a Lecce. I due si scambiano l'oggetto, si fermano qualche istante a confabulare e non possono fare a meno di destare l'attenzione di una delle tante volanti della Polizia che perlustrano le aree urbane in questo periodo.

Gli agenti si avvicinano improvvisamente e scatta il panico: il più giovane cerca di partire sgassando ma viene bloccato dopo pochi metri, l'altro riesce a uscire dalla stazione di servizio, percorre una rotonda ma si ferma poco dopo presso un supermercato. "Stavo andando a fare la spesa", cercherà di giustificarsi di lì a poco, una volta raggiunto dalla pattuglia.

Ma l'oggetto misterioso, quello che ha spinto i due a sfidare le forze dell'ordine nel regime di controllo assoluto che si vive in questi giorni, è quello che davvero risalta nella sua assurdità in tutto questo: uno stava infatti semplicemente prestando una PS4 con dei giochi all'altro, nel parcheggio di una stazione di servizio.

Un'azione che sarebbe stata vista come assolutamente normale e innocua fino a pochi giorni fa, dunque, si è trasformata in una sorta di scena da film poliziesco, a dimostrazione di come lo sconvolgimento portato dall'epidemia da coronavirus abbia davvero cambiato i connotati del paese in ogni ambito della società. Entrambi i figuri di questa storia, ovviamente, sono stati denunciati per aver infranto i provvedimenti vigenti sulla circolazione, con probabili aggravanti legate alla resistenza a pubblico ufficiale.

Sono ormai diversi i casi strani emersi in questo periodo che hanno a che fare con videogiochi, denunce e forze dell'ordine, come quello relativo al trentenne italiano a caccia di Pokémon o quello dell'uomo uscito dalla città in quarantena per comprare PS4.

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