Dragon Quest 12: The Flames of Fate avrà toni e temi pensati per un pubblico adulto a differenza dei precedenti capitoli, stando a delle recenti dichiarazioni di Yuji Horii, il papà della celebre serie di Square Enix.
In un'intervista con il magazine giapponese Denfamicogamer, tradotta da Noisy Pixel, Horii ha dichiarato che sarà necessario ancora del tempo prima dell'approdo del gioco sul mercato e che il team di sviluppo realizzando un gioco rivolto a un pubblico adulto.
Ha aggiunto che ciò sta causando "molti problemi", ma dato che il tutto è stato detto ridendo, perlomeno stando alla traduzione, supponiamo che non stia effettivamente rallentando lo sviluppo in maniera significativa, al contrario della pandemia da Covid-19, che per forza di cose ha avuto un impatto importante sui ritmi.
"Questa volta stiamo creando un gioco diretto a un pubblico adulto, quindi stiamo avendo un sacco di problemi (ride). C'è stata anche la pandemia da Coronavirus", ha detto Horii, che su quest'ultimo punto ha aggiunto: "Sì, alcuni sviluppatori non sono venuti in ufficio per circa un anno e altri non usano nemmeno i PC della compagnia, preferendo lavorare da casa. Fondamentalmente usiamo Zoom per comunicare tra di noi."
Horii non aggiunto altri dettagli sul target adulto di Dragon Quest 12: The Flames of Fate e dunque per saperne di più dovremo inevitabilmente attendere maggiori novità da Square Enix. Forse possiamo aspettarci cambiamenti per quanto riguarda i toni e le tematiche trattate simili a quelli di Final Fantasy 16, il primo capitolo della serie ad avere un rating 18+. Staremo a vedere.