Si è sviluppata nel corso di un po' tutta la settimana che si sta concludendo la voce di corridoio sulla possibilità che Nintendo abbia intenzione di sviluppare due nuovi modelli di Nintendo Switch, da lanciare durante il 2019. Tutto parte da Takashi Mochizuki del Wall Street Journal, giornalista alquanto noto e che ha fatto partire in precedenza dei leak interessanti, alcuni dei quali si sono rivelati poi veritieri, dunque la questione non è da liquidare troppo velocemente come bufala. L'idea alla base di questa scissione di Nintendo Switch sarebbe di offrire due soluzioni per tipologie di pubblico diverse: una in grado di offrire funzionalità premium e dunque destinata ai giocatori più esigenti, o comunque a videogiocatori già affermati come tali, mentre l'altra sarebbe una soluzione più economica, che potrebbe tornare comoda per l'utenza più casual, che potrebbe accettare dei compromessi in più magari a fronte di un prezzo più contenuto.
La presentazione dei due modelli potrebbe avvenire a giugno, dunque sarebbe una cosa veramente vicina in termini temporali e d'altra parte non è la prima volta che si sente parlare di revisioni dell'hardware per la console Nintendo. La questione rientra anche in un modus operandi piuttosto affermato per la casa di Kyoto, ma, come sostiene anche lo stesso Mochizuki, non bisognerebbe pensare alla nuova versione come ad un modello potenziato sullo stile di PS4 Pro o Xbox One X: si tratterebbe più probabilmente di un'ottimizzazione generale delle componenti hardware, magari migliorando elementi come l'autonomia o la qualità del pannello LCD, mentre la versione economica potrebbe andare incontro ad alcune rimozioni per costare meno (tra le voci si parla dell'assenza dell'HD Rumble, ma un modo per economizzare potrebbe essere anche semplicemente la vendita senza il Dock integrato).
Tuttavia, non mancano ovviamente anche le voci che parlano di hardware potenziato: secondo misteriosi youtuber, la nuova Switch "Premium" potrebbe avere un display OLED a 1080p, basarsi sul SoC Nvidia Volta, supportare il 5G e raggiungere i 4K in versione docked. Da fonti simile sono giunte anche altre voci sulla versione economica, forse un Nintendo Switch Mini, che taglierebbe completamente fuori i JoyCon e il Dock per togliere le caratteristiche ibride e diventare un semplice portatile. Tutte queste, sinceramente, sembrano veramente ricostruzioni alquanto amatoriali, perché viene difficile pensare che Nintendo possa avere in mente una suddivisione così netta del pubblico sulla sua console. Abbiamo già visto con New Nintendo 3DS quanto sia stato difficile riuscire a sfruttare quelle potenzialità aggiuntive, seppure piuttosto marginali, per più di una manciata di titoli, proprio perché la frammentazione hardware non è proprio nelle corde di Nintendo, che infatti ha piuttosto abbozzato il programma di sfruttamento del suo portatile potenziato.
Al contrario, la casa di Kyoto ha una lunga storia di revisioni hardware in termini di ottimizzazione di spazi, consumi e prezzi, soprattutto per quanto riguarda le sue console portatili, come dimostrano le innumerevoli versioni dell'hardware che rientra nella "famiglia 3DS", dunque una possibile proposta economica, magari con la rimozione di qualche funzionalità, potrebbe essere effettivamente verosimile, considerando anche come il prezzo di Nintendo Switch sia attualmente ancora piuttosto alto rispetto alla flessibilità offerta dalla concorrenza con le sue diverse proposte a fasce di prezzo differenti. La potenza, peraltro, non sembra proprio essere un problema per Nintendo Switch, che prosegue il suo percorso sul mercato senza troppi problemi e avendo anche trovato delle ottime proposte third party (il vero punto debole per un hardware così diverso dalla concorrenza) nel panorama indie e non solo.