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Elon Musk potrebbe acquistare TikTok per "salvare" il social in USA? Ecco la risposta dalla Cina

Nelle ore scorse è emersa l'idea che Elon Musk potrebbe muoversi in prima persona per risolvere il problema TikTok acquistando la compagnia cinese: ecco la risposta dalla Cina.

NOTIZIA di Giorgio Melani   —   14/01/2025
Elon Musk

Nelle ultime ore si è diffusa la voce di corridoio che vedeva la possibilità di un'acquisizione di TikTok da parte di Elon Musk come una possibile soluzione per "salvare" le operazioni del social network in USA, ma la risposta dalla Cina non si è fatta attendere.

Un portavoce della compagnia, in un breve comunicato, ha definito tale ipotesi "pura invenzione", che pertanto non viene nemmeno presa in considerazione per un commento approfondito. Per la precisione, la comunicazione di TikTok sostiene che "Non siamo tenuti a commentare una pura fantasia", cosa che sembra alquanto chiudere la questione.

La questione, tuttavia, non era del tutto fuori luogo, considerando gli ultimi sviluppi sulla vicenda, con Trump che di recente ha chiesto alla Corte Suprema di posticipare il divieto su TikTok per negoziare.

Una soluzione verosimile

L'acquisizione della compagnia, o almeno una qualche forma di scorporo con acquisizione e controllo da parte di un'entità americana sarebbe, in effetti, una possibile soluzione per scongiurare il ban allo studio in USA su TikTok.

Elon Musk e Donald Trump durante un convegno
Elon Musk e Donald Trump durante un convegno

Considerando che Trump ha invocato la possibilità di raggiungere una "soluzione politica" sulla questione, e che Musk è uno strettissimo alleato del nuovo Presidente degli Stati Uniti, tutti i tasselli sembravano porsi nel posto giusto.

Quando l'idea che Elon Musk potesse muoversi in prima persona per l'acquisizione di TikTok ha iniziato a circolare attraverso un report di Bloomberg, dunque, la notizia è stata presa in una certa considerazione, ma la compagnia cinese, che ha sempre ribadito di non voler ricorrere alla vendita in USA, ha voluto troncare subito le discussioni sul nascere, almeno per il momento.

L'indiscrezione vedeva, come possibile scenario, il fatto che X prendesse sostanzialmente il controllo di TikTok per quanto riguarda le operazioni sul territorio statunitense, ma sembra che non ci siano state discussioni al riguardo tra i diretti interessati.

Nel frattempo, la Corte Suprema USA dovrebbe raggiungere una decisione sul caso entro il 19 gennaio, la nuova scadenza concordata per scegliere come agire, a meno che non si decida per un'altra proroga.

Secondo l'accusa, TikTok sarebbe uno strumento controllato dal Partito Comunista cinese o da elementi governativi, cosa che porrebbe problemi di gestione dei dati degli utenti e rischi sulla privacy, almeno nella visione dei politici USA. Da parte sua, la compagnia ha sempre negato tali accuse, sostenendo peraltro che il fatto di bandire il social network rappresenta una violazione del Primo Emendamento sulla libertà di parola.