La Corte Suprema degli Stati Uniti ha rigettato il ricorso di Google per la sentenza del processo che la vede contrapposta a Epic Games. Più precisamente, ha rifiutato di intervenire, dando nei fatti la vittoria a Epic Games, forte di una precedente sentenza a suo favore. Ora Google è legalmente obbligata ad aprire il suo Play Store su Android a negozi e sistemi di pagamento di terze parti, riducendo così le commissioni per tutti e offrendo agli utenti di quella piattaforma più libertà di scelta.
"La Corte Suprema ha respinto la richiesta di sospensione di Google", ha scritto su X Tim Sweeney, fondatore e CEO di Epic Games. "A partire dal 22 ottobre, gli sviluppatori avranno il diritto legale di indirizzare gli utenti statunitensi di Google Play verso pagamenti esterni, senza commissioni, schermate intimidatorie o ostacoli - proprio come gli utenti dell'App Store di Apple negli Stati Uniti!"
Si tratta di una grande vittoria per la casa dell'Unreal Engine 5 e di Fortnite, che da tempo sta spingendo per poter lanciare un suo store su Google Play, libera dai vincoli imposti da Google.
Google, di suo, si era appellata alla Corte Suprema alla fine di settembre, dopo una lunga serie di sconfitte giudiziarie contro Epic Games, che ha vinto un po' su tutta la linea.
L'azienda chiedeva una sospensione dell'ingiunzione che la obbligava ad aprire il Play Store e l'ecosistema Android, sostenendo che si trattasse di un'azione "senza precedenti" la cui legittimità doveva essere riesaminata. La Corte ha respinto la richiesta senza fornire spiegazioni. Ora Google ha tempo fino al 22 ottobre per adempiere ai seguenti obblighi legali:
- Aprire il Google Play Store agli store concorrenti e fornire loro l'intero catalogo di app e giochi.
- Consentire agli sviluppatori di utilizzare il sistema di pagamento in-app di loro scelta.
- Permettere agli sviluppatori di comunicare agli utenti l'esistenza di store o metodi di pagamento alternativi.
- Smettere di penalizzare gli sviluppatori che scelgono di distribuire le loro app o i loro giochi in altri store Android.
- Smettere di ostacolare le aziende che desiderano creare un proprio store di app per Android.
- Eliminare i vincoli di preinstallazione per i produttori di hardware che vogliono includere altri store sui loro dispositivi Android.
- Cessare di addebitare commissioni agli sviluppatori per prodotti o servizi venduti tramite altri store o sistemi di pagamento.